Si è appena conclusa un’operazione della Squadra Mobile di Lucca sulla Versilia – Viareggio e Torre del Lago –  per eseguire cinque misure cautelari restrittive e 13 perquisizioni emesse nei confronti di un sodalizio di albanesi, italiani e rumeni dediti alla consumazione di vari reati: sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la celebrazione di matrimoni fittizi, rapine e furti ed estorsione

Stamattina la Squadra Mobile ha eseguito, con la collaborazione di personale del Commissariato  di Viareggio e del Reparto Volo di Firenze, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Lucca Antonia Aracri, nei confronti di un sodalizio dedito ai reati predatori, allo sfruttamento della prostituzione, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e allo spaccio di cocaina.
L’ordinanza ha sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere Dashnor Ilnica (Albania, 1987), arrestato il 14 luglio scorso, in provincia di Rovigo, con la collaborazione di quella Squadra Mobile; Gentian Bregu (Albania, 1983), Romeo Costel Iordache (Romania, 1990), attualmente detenuto, per altra causa, presso la Casa Circondariale di Lucca, Idriz Merdita (Albania, 1990), già espulso dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera, mentre è stata sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari Pamela Balsamo (Viareggio, 1985).
Infine, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora, per aver concorso a vario titolo nei reati sopra indicati, una donna rumena ed un tunisino.
Sono state inoltre perquisite, a Viareggio e a Torre del Lago, le abitazioni di altri 6 indagati.
Tra i reati contestati: lo sfruttamento della prostituzione di donne rumene, consumato nella Versilia; il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la celebrazione di matrimoni fittizi tra italiane e marocchini o tunisini; la tentata rapina ai danni di una ristoratrice di Torre del Lago, che custodiva nella borsa l’incasso della serata, consumata a Viareggio il 2 novembre 2017; la rapina non ha avuto successo per la caparbietà della vittima, che ha trattenuto la borsa nonostante sia stata trascinata lungo strada per diversi metri; il furto con destrezza di una collana d’oro sottratta ad un passante, consumato a Torre del Lago il 5 giugno 2017; il furto in un’abitazione di Bozzano (LU), consumato il 20.9.2017, che ha fruttato al sodalizio tremila euro; la merce è stata rinvenuta nel corso dell’indagine e restituita all’avente diritto; il furto, dal deposito di un cantiere di Torre del Lago, di attrezzi per lavori di edilizia e giardinaggio, per il valore di quattro mila euro, consumato il 23 novembre 2017; la merce è stata rinvenuta nel corso dell’indagine e restituita.
L’indagine ha avuto inizio dall’incendio appiccato il 5 giugno 2017, a seguito del lancio di una bottiglia incendiaria, al container ove viveva  Cosim Iordache (Germania, 1992), fratello di Romeo Costel.
Qualche giorno dopo, la locale Squadra Mobile e personale del Commissariato PS di Viareggio  fermarono i due autori, identificati in Novacovic Cosmin e nel nipote minorenne, intenti a scappare all’estero; a spingere i due ad appiccare l’incendio una banale lite per futili motivi.
L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Salvatore Giannino, ha poi fatto luce sulle molteplici attività delittuose consumate da Iordache Romeo Costel e Bregu Gentian.
Prima fra tutte, il tentativo di estorsione, condotto da Iordache Romeo, con il concorso del fratello, vittima dell’incendio, ai danni dei famigliari dell’autore, Novacovic Cosmin, per ottenere la somma di diecimila euro a titolo di risarcimento per le lesioni patite e il danneggiamento del container. Le due famiglie hanno composto la lite facendo appello alla giustizia Rom, affidata ad un collegio di anziani che avrebbe dovuto determinare il quantum da corrispondere per il risarcimento.
 In seguito, è emerso il concorso di Bregu e Iordache e  nello sfruttamento della prostituzione di donne, prevalentemente di origini rumene: i due acquistavano le vittime dalla Romania per destinarle alla prostituzione, per strada e in abitazione, nella Versilia; erano i due uomini a contattare i clienti prospettando loro diverse donne a seconda dei gusti; il prezzo delle donne variava per l’età e la bellezza.
Iordache ha inoltre convinto una delle vittime di sfruttamento a celebrare un falso matrimonio con un marocchino allo scopo di favorire l’ingresso in Italia di quest’ultimo dietro compenso di una somma di denaro, con la prospettiva, per Iordache, di percepire una parte del guadagno.
Nell’individuare le donne da destinare alla prostituzione Iordache poteva contare sui consigli di Balsamo Pamela, ex compagna di Merdita Idriz, responsabile, in concorso con quest’ultimo, di molteplici reati. La donna, infatti, ha ideato e partecipato alla tentata rapina ai danni della ristoratrice di Torre del Lago, grazie alle informazioni acquisite da una cameriera del locale, e ha prospettato al gruppo una rapina ai danni di un anziano subentrando alla badante dell’uomo, allontanatasi temporaneamente dall’Italia: la rapina avrebbe dovuto consumarsi per strada allo scopo di sottrarre all’uomo una grossa collana d’oro che era solito indossare; non è stata realizzata per l’improvviso peggioramento delle condizioni di salute dell’anziano, costretto a letto.  La stessa Balsamo Pamela ha contratto un finto matrimonio con un tunisino, con il concorso di altri indagati, realizzando un guadagno di seimila euro.
Tutti gli indagati consumavano i predetti reati allo scopo di finanziare la ben più redditizia attività di spaccio di cocaina, nel corso della quale è stata documentata, in capo alla stessa Balsamo Pamela, un’estorsione ai danni di un cliente, abituale consumatore, che ritardava nel pagamento della fornitura.

QUI IL VIDEO:

Viareggio

Operazione #luglioviareggino.Stamattina, la #PoliziadiStato, a Viareggio, ha arrestato quattro persone in esecuzione di un'ordinanza cautelare del Gip di Lucca.L'indagine, condotta dalla #SquadraMobile, ha scardinato un sodalizio di rumeni, albanesi e italiani dediti a numerosi reati, dallo sfruttamento della prostituzione al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina attraverso la celebrazione di matrimoni falsi tra italiane e marocchini o tunisini; dai furti in abitazione alle rapine in danno di anziani indifesi. Oltre agli arrestati, sono 13 gli indagati, di cui 2 sono stati sottoposti all'obbligo di dimora.I reati indagati servivano a finanziare la ben più redditizia attività di spaccio di cocaina.

Pubblicato da Questura di Lucca su Lunedì 16 luglio 2018

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