Sbirre” (Carlotto, De Cataldo, De Giovanni- Rizzoli, 2018)

“Sbirre” è la raccolta edita da Rizzoli che include tre lunghi racconti dei maestri del noir Carlotto, De Cataldo e De Giovanni. Sono protagoniste tre poliziotte Anna, Alba e Sara.

La storia di Anna, scritta da Carlotto, si svolge ai confini del Nord- Est; è una storia in cui passioni personali, contraddizioni e investigazioni di traffici internazionali si intrecciano in un cocktail ad alta tensione con ricchi colpi di scena. Nella trama ben ritmata, i personaggi principali risultano notevolmente approfonditi dal punto di vista psicologico, impegnati tutti quanti a diversi livelli nella convivere con le “frontiere” esistenziali intorno a cui si snodano gli eventi.

De Cataldo ci porta invece nella Roma della giovane Alba, alle prese con il mondo degli adolescenti e delle pericolose sfide on line. Un’indagine che mette in luce anche le difficoltà di affermazione nel mondo del lavoro, in particolare se si è donne e giovani.

Con De Giovanni il lettore è condotto a Napoli in una storia struggente riguardante Sara, poliziotta in pensione che si troverà a affrontare una drammatica indagine strettamente personale per rifare i conti col passato, senza rinunciare alla parte di sé che ha prevalso nelle scelte sofferte e consapevoli.

I tre racconti sono accomunati dalla capacità di mettere in rilievo le caratteristiche del lavoro investigativo svolto dalle donne in ambito poliziesco pur mantenendo alta l’attenzione sull’aspetto umano e psicologico della femminilità.

Per quanto i tre racconti si contraddistinguono per le differenti cifre autoriali, per i contesti e le investigazioni messe al centro dell’indagine, sono accomunati da alcuni tratti che emergono con determinazione. Ad esempio la rappresentazione dell’universo femminile, pur nelle diverse fasi della vita, tesa nel contrasto tra vita privata e lavoro, le scelte delle donne che oscillano tra consapevolezza e non rinuncia di sé, l’idea del confine come limite e orizzonte che tutte e tre le donne si trovano a fronteggiare come punto di svolta nelle loro esistenze. Il confine è anche la caratteristica del loro lavoro: sono tre donne che combattono nell’incoerenza delle loro scelte, sul limite del bene e del male, tra legittimo e illegittimo, tra fragilità e determinazione.

La silloge offre un’ottima lettura perché capace di dare nella diversità dei tre autori, un’immagine complessa e sfaccettata del mondo femminile, al di là delle divise che le donne protagoniste indossano.

Gli autori

Massimo de Cataldo è l’autore del best seller “Romanzo criminale”, è magistrato e sceneggiatore.

Massimo Carlotto è l’inventore del ciclo di Marco Buratti e tra i suoi romanzi ricordiamo “Arrivederci amore ciao”.

Maurizio de Giovanni è autore delle serie incentrate sul commissario Ricciardi e sui Bastardi di Pizzofalcone.

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