Gli uomini delle volanti del commissariato di polizia di Viareggio hanno preso visione di un filmato che ritraeva un soggetto nell’atto di rubare una bicicletta parcheggiata in centro, furto per il quale era stata presentata denuncia presso la Stazione Carabinieri.

Nell’analizzare le immagini, in cui si notava il soggetto nell’atto di tagliare a mezzo cesoie il lucchetto di una biciletta, gli agenti di P.G. riconoscevano senza ombra di dubbio un plupripregiudicato tossicodipendente viareggino, V. S. le sue iniziali, di 54 anni.

Raggiunta via Regia a Viareggio l’uomo veniva rintracciato e invitato negli uffici. Qui,  dopo essersi mostrato collaborativo, venivano ricostruiti i furti di biciclette effettuati poco tempo addietro. Gli accertamenti effettuati consentivano di stabilire che le biciclette rubate venivano portate presso un bazar gestito da un cittadino viareggino che solo nel corso dell’ultima settimana aveva preso in carico  2 biciclette  rubate in due distinti momenti, ovvero una mtb di colore nero marca BTWIN (asportata nei pressi del bagno Balena lungo la passeggiata a mare) ed una bicicletta elettrica da donna di colore bianco marca EBIKE, asportata in  via Regia a Viareggio.

Gli agenti, quindi, sono subito  nell’esercizio commerciale indicato, dove hanno provveduto al sequestro di 10 biciclette e delle ricevute “artefatte” attestanti le transazioni: P. M. 48 enne di Viareggio, invitato in Commissariato è stato sentito come persona informata dei fatti e nel corso dell’interrogatorio sono emerse macroscopich incongruenze, tali da necessitare l’interruzione dell’atto, con il conseguente avviso di avvio di indagini a suo carico.

Circa la tenuta del registro di acquisto, P.M.  asseriva di non aver iscritto le biciclette portate dal V. S., “per mancanza di tempo “

La palese insussistenza delle dichiarazioni quindi, ritenute un evidente ma maldestro tentativo di giustificare l’acquisto di merce rubata, determinava l’interruzione del verbale di sommarie informazioni, con conseguente redazione di verbale d’identificazione ed elezione di domicilio.

Anche un primo esame della documentazione acquisita, ovvero delle ricevute indicanti l’acquisto delle biciclette, secondo la polizia, denota lo specifico intento di “riciclare” un bene di chiara provenienza illecita. La curiosa sequenza numerica tra una ricevuta ed un’altra, nonostante tra un acquisto ed il successivo trascorre diverso tempo non appare realistica. Appare evidente che, spiegano dal commissariato, ben conscio della provenienza delle biciclette, il rivenditore si è premurato di redigere le ricevute, nell’intento di poter mostrare buona fede all’atto di eventuali controlli.

A carico di V.S. quindi sono emerse evidenti responsabilità per il reato di furto aggravato e continuato in ordine alle altre biciclette da lui sottratte. Sono in corso accertamenti volti all’individuazione dei legittimi proprietari e quindi alla verifica della presenza o meno, di denunce.

P.M, oltre al reato di ricettazione è stato denunciato per autoriciclaggio, ossia per l’adozione di artifizi amministrativi volti a rendere apparentemente legittima un’operazione illecita, al fine di trarne un ingiusto profitto economico.

Il Commissariato di Polizia di Viareggio invita coloro i quali abbiano subìto il furto della bicicletta a recarsi presso gli uffici, dalle ore 9,00 alle ore 11,00 al fine di verificare se la bici asportata sia tra quelle rinvenute.

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ultimo aggiornamento: 03-09-2018


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