“Finalmente, dopo mesi di silenzio assoluto – la decadenza della concessione del Teatro Politeama è del 4 aprile 2018 con determina dirigenziale n. 377 notificata il 6 aprile 2018 al protocollo n. 23247 e l’Amministrazione Del Ghingaro è in carica da tre anni e mezzo – ha aperto bocca anche il Sindaco di Viareggio”.

La nota è a firma di Massimiliano Baldini:

“Si vede che le nostre sollecitazioni, in atto già da qualche tempo, a chiarire come stessero le cose in merito ad uno dei centri più importanti della storia e della cultura viareggina e le nostre visite all’Agenzia del Demanio a Firenze, all’ufficio competente del Demanio in Comune ed al Segretario Comunale che ci ha fornito copia del carteggio intercorso fra Comune e Demanio stesso poi discusso in Commissione (da noi richiesta) di fronte agli attoniti ed ignari Consiglieri di maggioranza, sono servite almeno a far trovare la parola al primo cittadino.
Anzi, da quel che ho capito dalle sue dichiarazioni, peraltro molto discutibili nei confronti della famiglia Scarpellini, è sua intenzione, sul futuro del nostro teatro, far decidere il Consiglio Comunale valorizzandone il ruolo e questo è sicuramente un passo avanti, piuttosto inconsueto direi !
E, ancor meglio, lo stesso Del Ghingaro, smentendo i nostri dubbi, ha dichiarato pubblicamente che “le ipotesi di un centro commerciale non esiste, il teatro deve rimanere tale” !
Anche se, a dire il vero, i nostri dubbi non erano campati in aria ma erano sorretti proprio dalla lettura del carteggio intercorso fra i due Enti dove nella nota del 09.10.2018, prot. n. 66408, a firma del Dirigente Dott. Petruzzi, si legge che “l’Amministrazione Comunale intenderebbe predisporre una delibera di indirizzi che consenta la presentazione di distinte concessioni per i locali attualmente ad uso . . . precisando che il Nuovo Regolamento Urbanistico, adottato dal Consiglio Comunale l’08.08.2018 ed in fase di presentazione delle osservazioni . . . in merito alla destinazione urbanistica dell’immobile il teatro è classificato proprio in base all’art. 23 con destinazione d’uso di attività commerciale al dettaglio” e,  nella stessa bozza di delibera di Giunta inviata all’Agenzia del Demanio, dopo aver previsto il frazionamento e le possibili istanze separate di concessione in tre parti – bar ristorante al piano terra, gelateria artigianale al piano terra, teatro cinema unitamente al sovrastante locale ad uso bar ristorante al piano primo –  si dà atto che le destinazioni d’uso indicate al precedente punto n. 1 potranno comunque essere variate in conformità alla disciplina urbanistico-edilizia dell’area”.
Ma, se è tutto smentito, non ci pare il vero, meglio così !
Anzi, visto che la Lega ha presentato un’osservazione al R.U. dove si afferma testualmente che . . .  “il regime delle destinazioni d’uso definito dal Cap II “Disciplina delle categorie funzionali e delle destinazioni d’uso” delle N.T.A., ed in particolare dall’art. 23 “Destinazioni d’uso di attività commerciali al dettaglio”, include le strutture ricreative, ivi compresi i cinema ed i teatri, nella stessa categoria funzionale delle medie e grandi strutture di vendita, nonchè di tutte le altre attività al dettaglio e questo implica che qualunque cinema o teatro nel territorio comunale di Viareggio, inclusa la Passeggiata, potrà cambiare la propria destinazione trasformandosi in attività commerciale al dettaglio, anche per la media e grande distribuzione, senza doversi assoggettare ad alcun parere o permesso da parte dell’Amministrazione. Il recente caso della revoca della concessione demaniale per il Cinema Teatro Politeama, in coincidenza con l’adozione del nuovo R.U. che include tali “facilitazioni” nel cambio di destinazione per gli immobili quali, appunto, il Politeama, lascia immaginare la prossima, non auspicabile, trasformazione del teatro nell’ennesima struttura di vendita al dettaglio. Si richiede l’introduzione nel RU del vincolo di destinazione a cinema/teatro in qualità di invarianti strutturali”. . . . Immagino che il Sindaco e la maggioranza, visto quanto dichiarato, non avranno difficoltà a votarla.
Del resto, come avevo già segnalato nei giorni scorsi, la stragrande maggioranza dei Comuni è solita inserire i cinema ed i teatri all’interno della categoria funzionale d) “turistico-ricettiva”, proprio per evitare casi di trasformazione di cinema e teatri in centri commerciali.
Sia chiaro, a nessuno sfuggono le difficoltà che dovremo affrontare per salvare il Politeama anche perchè, dal 2007 ad oggi, da quando il canone è “schizzato alle stelle”, nessuna amministrazione in carica si è posta il problema, lasciando il cerino in mano ai privati e non solo per il Politeama.
Inoltre, il Comune di Viareggio, a prescindere dalla propaganda politica dell’Amministrazione, è ancora in stato di dissesto con tutte le difficoltà che ne conseguono anche per l’ipotesi della gestione pubblica come auspicato, in una chiacchierata di qualche giorno fa, dallo stesso Vittorio Scarpellini.
Ma ogni soluzione non può che prescindere dalla modifica della misura unitaria del canone relativo alla concessione che non deve essere calcolato sul commerciale o terziario ma, invece, come prodotto industriale del cinema, tanto più che l’attuale conteggio si fa sul volume, sulla base dei metri cubi e l’altezza del Politeama lievita le somme alle stelle.
Martedì scorso, come ho detto in Commissione, sono stato a Roma, al Ministero dei Beni Culturali, dove ho incontrato il nostro Sottosegretario Sen. Lucia Borgonzoni che ho messo al corrente del problema e con la quale è in atto un canale di confronto che perseguirò con il massimo impegno nell’interesse della città”.

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ultimo aggiornamento: 26-10-2018


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