E’ stata una cerimonia toccante e suggestiva quella che lunedì ha commemorato il centesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale. Nonostante l’inclemenza del tempo, che ha disturbato il corteo dal Comune all’auditorium delle scuole medie, oltre cento persone hanno assistito al Consiglio comunale solenne e straordinario, fra autorità civili e militari, associazioni degli alpini e d’Arma, associazioni di volontariato e rappresentanti delle scuole, insieme a molti cittadini.


La cerimonia è stata aperta dal Corpo musicale “Pacini” di Quiesa, che ha eseguito musiche patriottiche e concluso con l’Inno di Mameli e l’Inno alla Gioia. Particolarmente toccante la lettura degli oltre 180 caduti del Comune di Massarosa, tutti assieme, fatta da dieci ragazzi delle terze medie comunali, che si sono alternati alla lettura, conclusa col suono del silenzio. Sempre i ragazzi delle medie hanno letto una serie di pensieri, temi e poesie ispirati alla volontà di pace e di un mondo senza guerre, composti da tutte le classi terze dei due istituti comprensivi del territorio.

In mezzo, l’orazione ufficiale del prof. Pietro Finelli, Direttore della Domus Mazziniana di Pisa che ha connesso quelle lontane vicende storiche all’idea di Patria elaborata dai padri del Risorgimento e alla Patria italiana a cento anni dagli avvenimenti, nel contesto europeo e fondata sui valori della Costituzione repubblicana. Il Presidente del gruppo Alpini di Massarosa ha portato il saluto dell’Associazione Nazionale Alpini. Il dottor Jonhatan Pieri ha illustrato lo stato della documentazione rinvenuta negli archivi comunali e i modi con cui nei prossimi mesi sarà fatta conoscere. Per il consiglio comunale sono intervenuti la consigliera del PD Linda Frati e il consigliere del M5s Daniele Bernardi.

“E’ stata una serata necessaria – spiega il Presidente del Consiglio comunale Adolfo Del Soldato -, in equilibrio fra diverse esigenze. Il dovere della memoria, affinché l’immane sacrificio di una generazione che contò 180 caduti solo nel nostro Comune non sia dimenticato. Il dovere di dare un senso a quel sacrificio, un senso che tiene insieme il compimento dell’Unità nazionale e la costruzione di un mondo senza più guerre. Una forte affermazione dei valori, insegnati nelle nostre scuole non a caso protagoniste della serata, che sono i valori di pace e collaborazione fra i popoli iscritti nella Costituzione repubblicana”

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ultimo aggiornamento: 31-10-2018


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