Quest’anno quasi una famiglia su due (46%) comprerà una Stella di Natale per un totale di oltre 10 milioni di piante. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti/Ixè sugli acquisti verdi degli italiani nel periodo delle feste. Una famiglia su cinque in Italia avrà una buona possibilità di acquistare una Stella di Natale (poinsettia) tricolore allevata tra la Versilia e la provincia di Massa Carrara dove se ne producono circa 4 milioni per un fatturato tra i 15 ed i 17 milioni di euro, i due terzi del totale della produzione toscana che si attesta intorno ai 5 milioni di esemplari tra piante in vaso ed in forme diverse, dalle versioni mini a quella di diametro 10 fino al cespuglio e agli alberelli. Una cinquantina le aziende specializzate in Toscana, più della metà localizzate nella Versilia dove operano realtà importanti come CoFlora Toscana, Luca Maffucci, Giampaolo Magnani oltre ai grandi fornitori della grande distribuzione organizzata e ai garden center più significativi. “La Versilia e la limitrofa costa apuana – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – rappresentano il principale polo per la produzione di stelle di Natale che caratterizza l’attività di questi mesi. Questo è un periodo strategico per molte aziende e per molte famiglie. Per non fare errori leggete l’etichetta ed assicuratevi che si tratti di Stelle di Natale italiane, tricolori, per evitare il rischio di importazioni dall’estero che danneggiano il vero Made in Italy”. Non è certo un caso se la Basilica di San Francesco di Assisi sarà addobbata con fiori della Versilia in occasione del concerto di Natale in diretta sulla Rai il 25 dicembre. I fiori sono stati donati dai produttori della rete Coldiretti-Fdai. “Per gli addobbi i nostri produttori hanno impiegato – spiega Elmi – Stelle di Natale di colore rosso, simbolo floreale delle festività natalizie e di buon auspicio e felci, pianta famosa per la sua capacità di rimuovere le sostanze inquinanti, come la formaldeide: tutti rigorosamente coltivati tra la Versilia e la limitrofa provincia di Massa Carrara”.

L’andamento delle vendite è stabile con prezzi vanno dai 2 euro per gli esemplari più piccoli per arrivare anche ai 150 euro degli alberelli più strutturati. Le stelle di Natale – spiega Coldiretti – sono divenute protagoniste delle feste grazie al loro colore rosso intenso tipico della festa e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa, una forma affascinante tanto che il suo nome latino“Euphorbia pulcherrima” significa bellissima. Anche se non tutti sanno – spiega Coldiretti – che i veri fiori della stella di Natale, pianta originaria del Messico, sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno. Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche e tendono, per motivi fisiologici, a cadere dopo le feste, verso la primavera. Ma questo non vuol dire che sia morta, infatti bastano alcuni accorgimenti per averla ancora in casa l’anno dopo: quando la pianta rimane “nuda” – spiega Coldiretti – è importante mantenerla all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile – informa la Coldiretti – è opportuna una potatura e un trasloco in terrazzo per poi farla rientrare in case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno il caratteristico colore rosso. Questa pianta – conclude Coldiretti – predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale.

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ultimo aggiornamento: 22-12-2018


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