Un progetto della Regione Toscana per la prevenzione di sovrappeso e obesità nei bambini. E un altro per individuare precocemente eventuali disturbi dello sviluppo della comunicazione e della relazione, sempre nei bambini. Entrambi i progetti vengono condotti dalla Regione da anni. Ora, un delibera approvata dalla giunta in una delle ultime sedute del 2018 li rilancia, rimodulandoli.
I due progetti sono finalizzati alla prevenzione dei due rischi prevalenti per l’età evolutiva: la capacità di comunicazione e relazione e l’eccesso ponderale. Il primo screening è finalizzato, appunto, alla diagnosi precoce dei disturbi dello sviluppo della comunicazione e della relazione, e prevede la compilazione di un questionario mirato a evidenziare eventuali problemi.
Il secondo progetto prevede che il pediatra effettui la valutazione dell’indice di massa corporea (Bmi). Il progetto è stato progressivamente rimodulato, anticipando la presa in carico dei bambini in eccesso ponderale al momento del bilancio di salute dei 6 anni e prevedendone il monitoraggio fino ai 14 anni, attraverso l’esecuzione di follow up annuali. Per favorire l’attività fisica e la promozione di corretti stili di vita nei bambini sovrappeso o obesi, il progetto prevede anche che i pediatri di famiglia rilascino, su richiesta della famiglia, la certificazione per effettuare attività sportiva non agonistica.
Per entrambi i progetti, la Regione ha stanziato per il 2018 la cifra complessiva di 450mila euro: 90mila per il Percorso assistenziale per il bambino in eccesso ponderale, e 360mila per il progetto Screening per la valutazione dello sviluppo della comunicazione e della relazione.Secondo i dati 2016 di OKkio alla salute, l’indagine condotta in Toscana su un campione rappresentativo di quasi 2.000 bambini di 8-9 anni, il 21,4% dei bambini toscani è sovrappeso (in Italia 21,3%); il 5,6% è obeso (Italia 9,3%); quindi l’eccesso ponderale complessivo risulta del 27% (Italia 30,6%), era il 29,5% nel 2008. E i genitori non sempre sono consapevoli dei problemi relativi al peso dei propri figli: il 39,5% delle madri di bambini sovrappeso e il 3% delle madri di bambini obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale.
Il secondo progetto prevede che il pediatra effettui la valutazione dell’indice di massa corporea (Bmi). Il progetto è stato progressivamente rimodulato, anticipando la presa in carico dei bambini in eccesso ponderale al momento del bilancio di salute dei 6 anni e prevedendone il monitoraggio fino ai 14 anni, attraverso l’esecuzione di follow up annuali. Per favorire l’attività fisica e la promozione di corretti stili di vita nei bambini sovrappeso o obesi, il progetto prevede anche che i pediatri di famiglia rilascino, su richiesta della famiglia, la certificazione per effettuare attività sportiva non agonistica.
Per entrambi i progetti, la Regione ha stanziato per il 2018 la cifra complessiva di 450mila euro: 90mila per il Percorso assistenziale per il bambino in eccesso ponderale, e 360mila per il progetto Screening per la valutazione dello sviluppo della comunicazione e della relazione.Secondo i dati 2016 di OKkio alla salute, l’indagine condotta in Toscana su un campione rappresentativo di quasi 2.000 bambini di 8-9 anni, il 21,4% dei bambini toscani è sovrappeso (in Italia 21,3%); il 5,6% è obeso (Italia 9,3%); quindi l’eccesso ponderale complessivo risulta del 27% (Italia 30,6%), era il 29,5% nel 2008. E i genitori non sempre sono consapevoli dei problemi relativi al peso dei propri figli: il 39,5% delle madri di bambini sovrappeso e il 3% delle madri di bambini obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale.
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