“È stata una giornata difficile è umiliante. Volevamo augurare “Buona giustizia” esponendo gli striscioni dei nostri cari insieme a molti comitati delle stragi italiane, volevamo farlo davanti al palazzo di Giustizia a Roma, non nell’area interdetta, ma nelle vie adiacenti, tutto ciò ci é stato impedito, purtroppo proprio da chi dovrebbe difenderci e invece fa schierare i suoi uomini per impedire di accedere ad un luogo pubblico non interdetto”.

Lo scrive in una nota Marco Piagentini, presidente de Il Mondo che Vorrei:

“E pensare che avevamo fatto comunicazione, abbiamo spiegato telefonicamente quali erano le nostre intenzioni e i nostri scopi (totalmente pacifici).

Oggi nell’apertura dell’anno giudiziario la giustizia e la verità escono sconfitte…con quei gesti con quel muro umano ci hanno voluto sottolineare quanto la sincerità è la correttezza non sono apprezzate.

Abbiamo assistito a telefonate (ingannevoli e fasulle nei nostri confronti) verso responsabili alla ricerca di un permesso che concedesse il benestare, ma che alla fine erano solo paraventi per impedire al COMITATO NAZIONALE di esprimersi e di manifestare nel luogo prescelto e concordato.

E difficile capire, si rimane interdetti, difronte a chi preposto all’ordine con i modi e i gesti usati oggi ti dice chiaramente che essere sinceri non si ottiene nulla, è veramente avvilente.
Questo modo di chi ti vuole spingere verso un comportamento scorretto verso quella quell’area grigia nella quale noi non vogliamo scivolare e che non ci appartiene.

Ci dispiace, nonostante i vostri miseri comportamenti noi continueremo a credere e soprattutto a pretendere una Giustizia con la G maiuscola per i nostri cari ma anche per chi come voi tolta la divisa torna ad essere padre e madre”.

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ultimo aggiornamento: 26-01-2019


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