Non approvare il Piano di Bacino sulla scheda 21 (Bacino Ficaio) e che riguarda le cave di Stazzema (Lucca). E’ quanto chiede Legambiente, in una nota, a pochi giorni dalla Conferenza dei servizi, in programma il prossimo martedì e che deciderà sull’approvazione definitiva del Piano già approvato nel 2018 dal consiglio comunale di Stazzema.
Nel Piano, precisano gli ambientalisti, sono previsti oltre 28 ettari di nuove cave. E’ il primo di una serie di provvedimenti del Comune di Stazzema, che nei prossimi mesi estender per altre decine di ettari le cave nei bacini estrattivi di Cardoso, Pruno, Buche Carpineto, La Penna e La Ratta. Stiamo parlando di ferite irreversibili al paesaggio, di contrazioni significative della copertura forestale, di aperture di nuove strade e piazzali, di diffusione di polveri sottili in aria e nell’acqua, di rumori costanti, segnati da esplosioni, perforazioni da martelli pneumatici e di smog da traffico pesante. Certo, le procedure prevedono poderosi documenti di valutazione, monitoraggi, misure di compensazione, ma la realtà bruta delle cave apuane è sotto gli occhi di tutti. “L’attività estrattiva, si dice, crea posti di lavoro. Ma non si contano quanti sono invece i posti di lavoro distrutti nell’ampio settore del turismo e dell’economia civile – attacca Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana -. Ci appelliamo pertanto al buonsenso e alla sensibilità di tutte le istituzioni convocate alla Conferenza dei servizi del 19, affinchè non venga approvato questo ennesimo scempio delle Apuane”.

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ultimo aggiornamento: 16-03-2019


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