“Mauro Moretti è innocente ”

La difesa ha chiesto l’assoluzione con formula piena dell’ex ad di FS.

Oggi, 28 marzo, si sono concluse le requisitorie degli avvocati della difesa. L’ultima difesa è stata per Mauro Moretti.
Segue il volantino/comunicato diffuso il 26 marzo, in 700 copie, al Tribunale di Firenze.

“Una strage ferroviaria annunciata
Nella relazione degli organi investigativi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sul deragliamento di un pendolino a Firenze Castello il 9 novembre 2017, la stessa commissione dichiara: “La prima causa indiretta dell’evento è il non conforme assemblaggio del dispositivo boccola con disco di bloccaggio sul fusello destro … Dalle informazioni poste a disposizione, si evince che precedentemente all’evento incidentale, l’assile … è stato sottoposto a verifica strutturale non distruttiva (ispezione con sonda ad ultrasuoni)”.
Domenica 24 marzo, l’ennesimo incidente a seguito dello svio di due carri di un treno merci nella stazione di Zagarolo, sulla linea Roma-Cassino. Ultimo dei numerosissimi incidenti che per buona sorte non hanno provocato conseguenze alle persone.
Certamente non si può parlare di sorte quando menzioniamo, Andria e Corato in Puglia, Pioltello a Milano, e delle tante morti di lavoratori delle ferrovie e degli appalti.
Niente è cambiato …

A Firenze, è in corso il processo d’Appello per la strage ferroviaria del 29 giugno 2009. Dopo le requisitorie che si concludono con la difesa del cavaliere del lavoro Mauro Moretti, condannato in 1° grado a 7 anni, Pm, avvocati delle parti civili e delle difese, nei prossimi giorni, terranno le repliche. Entro fine mese è prevista la sentenza.
Nelle udienze di queste settimane abbiamo udito gli avvocati delle difese (degli imputati delle società straniere e delle Fs) sostenere che le “colpe” dell’immane tragedia nella notte di 10 anni fa alla stazione di Viareggio, con 32 vite bruciate vive e feriti gravissimi, non sono delle società coinvolte, bensì di altri o addirittura si invoca la sfortuna, come se un sistema complesso come ferrovie fosse gestito dal caso.
La realtà è ben altra e va ben oltre. Il problema vero è che si tratta di un processo, allo stesso tempo, semplice e complesso. Semplice perché verità e responsabilità sono oramai accertate e scritte; complesso perché sul banco degli imputati siedono poteri forti, manager di aziende di Stato.

Nelle difese degli imputati/condannati, tra l’altro dispersive, ripetitive ed evanescenti, si assolve tutti e tutto, si vuole non vedere la realtà: una politica di abbandono sulla sicurezza.
Assenza della Valutazione dei rischi (VdR); nessuna informazione e comunicazione ai VV.F ed alla Protezione civile; nessuna riduzione di velocità, se non nell’unica stazione di Viareggio (sic!); non dotazione di cisterne adeguate a trasportare sostanze pericolose, tossiche ed infiammabili; niente adozione del detettore di svio; nessun carro cuscinetto su treni di merci pericolose; insufficienti e mal funzionanti i Rilevatori temperatura boccole (RTB); e potremmo continuare per aver omesso elementari norme di sicurezza e per non aver adottato misure preventive, protettive, precauzionali, ecc. ecc.

Colpe e responsabilità da parte delle figure apicali delle Società coinvolte nel disastro ferroviario sono sin troppo evidenti ed acclarate.
Adesso c’è il bisogno impellente di quella sicurezza necessaria ed adeguata ad impedire altre stragi come quelle avvenute in questi anni (Piacenza, Crevalcore, Viareggio, Andria e Corato, Pioltello …), per ricordarne alcune che hanno provocato decine di Vittime.

– Il Mondo che Vorrei Onlus – Assemblea 29 giugno “

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