Aggredisce la convivente, arrestato

Nella serata di ieri, a seguito di richiesta pervenuta sul numero di emergenza 112, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze veniva inviato presso un’abitazione della zona di via Canova poiché era stata segnalata un’aggressione subita da una donna da parte del convivente. Giunti tempestivamente all’interno dell’appartamento indicato, gli operanti venivano avvicinati dalla vittima, una 42enne peruviana, visibilmente scossa e dolorante, la quale riferiva di essere stata poco prima aggredita verbalmente e fisicamente dal compagno, peraltro alla presenza delle due figlie minori. L’uomo, lì presente, veniva identificato in un 35enne, anch’egli peruviano, regolare sul territorio nazionale, con vari precedenti penali e convivente con la donna da circa 7 anni. Gli operanti, dopo aver richiesto ed ottenuto l’intervento sul posto di personale sanitario del 118 che provvedeva a visitare la vittima, accertavano quanto accaduto ossia l’ennesimo litigio tra i due, scaturito, come i precedenti, per motivi legati al frequente abuso di sostanze alcoliche da parte dell’uomo e culminato con un’aggressione che il soggetto, incurante della presenza delle due minori, aveva portato a termine nei confronti della donna, utilizzando anche un thermos con il quale l’aveva colpita alla nuca; la donna, infatti, riportava un trauma contusivo della colonna cervicale, per il quale veniva trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio. La successiva escussione della vittima consentiva di verificare che non si trattava della prima denuncia sporta dalla donna per il comportamento violento dell’uomo, iniziato già molto tempo prima ma denunciato solo qualche giorno fa, per la paura di ritorsioni nei confronti suoi e delle figlie, che ormai erano costrette a vivere all’interno di una stanza dell’appartamento, priva di letto e materasso per dormire. Per tali motivi il 46enne veniva dichiarato in stato di arresto per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della compagna, e tradotto in altra abitazione in regime di arresti domiciliari