“Bravi, bravissimi!” (D. Antonini, Erickson live)

“Si impara da piccoli a diventare grandi”

Dalida Antonini, insegnante della provincia di Lucca, offre nel suo libro “Bravi, bravissimi” uno spaccato reale riguardante la gestione della classe nella scuola primaria soprattutto in rapporto al rispetto delle regole.

Un libro “vissuto” dove in ogni pagina sussultano le numerose esperienze in ambito lavorativo dell’autrice e anche le sue diverse competenze dal settore neurologico ai disturbi specifici dell’apprendimento. L’insegnante propone nel testo un percorso per guidare i bambini nella consapevolezza dei propri comportamenti all’interno della vita di classe vista come una piccola società in miniatura dove si apprendono le modalità di interazione con gli altri e il contributo che ciascuno può dare nella costruzione di un clima sereno.

Attraverso le esperienze che l’autrice ha coltivato sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria, quello che nelle pagine di “Bravi, bravissimi” è un percorso di educazione quotidiana finalizzata alla presa di coscienza dei diritti e dei doveri che ogni bambino ha. Accanto agli spunti di riflessione e ai riferimenti pedagogici, l’autrice propone varie tecniche e modalità operative che possono essere sperimentate in ogni classe con grande facilità e flessibilità.

Vari sono i temi che nella vita di classe quotidiana Dalida porta al centro delle proposte: la gestione dei conflitti, i divieti, i diritti, la gentilezza, la consapevolezza, l’umorismo, ma anche strumenti alternativi per “misurare” il comportamento e guidare i bambini nella consapevolezza.

Inoltre l’autrice, in modo molto agevole e dinamico, propone anche numerosi spunti di riflessione sul rapporto tra agenzie educative e complessità della società attuale: per questo motivo il testo, pur essendo indirizzato principalmente a docenti e operatori scolastici, può essere molto illuminante per ogni persona che abbia a che fare con i bambini e più in generale con l’educazione.

“Bisogna crederci. Bisogna ripensare continuamente ai nostri sogni di bambini, ai nostri disegni evoluti e anche ai motivi che ci hanno spinto a fare l’insegnante”.

Consigliato a : docenti, educatori e adulti che hanno ancora voglia di mettersi in gioco.

 

(Visitato 177 volte, 1 visite oggi)

A Villa Argentina domani 5 giugno il romanzo “La sostenibile leggerezza” di Pessoa di Marco Rocca

Il simposio di Venere, la presentazione del libro in anteprima a Viareggio