Plastica ‘usa e getta’ al bando già da questa estate negli stabilimenti balneari toscani. L’intesa è stata firmata oggi da Anci Toscana, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Cna Toscana-Centro, Confindustria e il sindacato di base “Donne di mare”. Si tratta in ogni caso di un protocollo aperto ed altre associazioni, se vorranno, potranno in futuro sottoscriverlo.

«Già 15 Comuni hanno aderito a questo protocollo dimostrando grande sensibilità della Toscana rispetto alle buone pratiche. Grazie anche sia al ruolo propositivo di Anci che allo stimolo della Regione”, ha commentato il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, intervenuto in rappresentanza dell’Anci.

“Adesso – ha aggiunto – ogni Comune dovrà trovare lo strumento adeguato, anche con il sostegno di Anci, per modificare e integrare i propri atti rispetto a questo protocollo: che sia un regolamento, una delibera o un’ordinanza. Riguardo le spiagge libere invece, verranno dotate di contenitori per la differenziata e di cartellonistica adeguata.
I numeri delle plastiche in mare sono impressionanti, ma un altro elemento preoccupante sono i mozziconi di sigarette. Anche in questo caso i Comuni sono al lavoro su due linee principali, dal divieto di fumo, linea abbastanza radicale, alla valutazione dell’opportunità di contenitori ermetici in spiaggia per impedire l’abbandono delle cicche. Segnali importanti, di cui Anci Toscana si fa portavoce: firmiamo con grande soddisfazione questo protocollo».

Addio dunque a stoviglie monouso. E chi non lo farà rischia una multa. Dopo l’emanazione della norma regionale saranno i sindaci a definire gli atti di dettaglio, con proprie ordinanze o regolamenti.
Il problema della plastica in mare è enorme e bastano pochi numeri per capirlo: si stima che ogni anno vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastiche e che da qui al 2050 la cifra, se non cambierà qualcosa, rischia di raddoppiare. Almeno 8 milioni finiscono nei mari di tutto il mondo, compreso il Tirreno, portati dai fiumi o trascinati al largo dalla risacca sulla spiaggia; ad almeno 250 miliardi ammonterebbero nel solo Mediterraneo i microframmenti, quelli più pericolosi perché finiscono nella catena alimentare.

Nell’accordo firmato oggi con le associazioni dei balneari si ragiona anche di un impegno comune per sensibilizzare chi frequenta il litorale sul tema dei rifiuti in mare e in spiaggia. A vigilare sul rispetto delle norme, che saranno recepite con ordinanze dai Comuni, ci penseranno gli agenti di polizia municipale. L’accordo prevede anche l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle spiagge ‘libere’, non oggetto di concessione demaniale. Ovunque saranno installati cartelli che riepilogheranno divieti e regole sull’abbandono e la raccolta dei rifiuti.
E’ previsto anche un premio per la spiaggia toscana più sostenibile.

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ultimo aggiornamento: 13-06-2019


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