Inaugurata sabato la mostra “Open Secrets”, prima personale dell’artista americana Rachel Lee Hovnanian in Italia. Palazzo Mediceo ha accolto tantissimi visitatori, molti dei quali stranieri, che fino a tarda sera hanno affollato le sale dell’esposizione per ammirare le opere di questa artista che pone come tema centrale della sua coraggiosa ricerca artistica la denuncia delle dipendenze: quelle vecchie come l’alcol, ma soprattutto quelle nuove legate all’uso sfrenato della tecnologia, come smartphone e social media.

Insieme al pubblico anche molti addetti ai lavori, galleristi, critici, giornalisti e le istituzioni rappresentate a tutti i livelli. Insieme al sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella e all’assessore alla promozione e valorizzazione del territorio Giacomo Genovesi erano infatti presenti il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e il parlamentare Umberto Buratti.

«Per Seravezza questa mostra rappresenta una novità importante, una formula diversa rispetto al passato: le qualificate presenze all’inaugurazione di oggi, l’interesse ingenerato in così tante persone, la grande visibilità che fin da queste prime battute Seravezza acquisisce sui giornali italiani ed esteri ci conforta sulla bontà della nostra scelta», ha detto il sindaco Riccardo Tarabella. «Le somme si tireranno alla fine, ma ci sono le premesse per attendersi risultati molto positivi».

«La Villa Medicea di Seravezza si apre all’arte contemporanea con una mostra di grande suggestione e di particolare emozione», ha aggiunto il presidente Giani. «È molto bello vedere il contrasto fra la memoria e il futuro: la memoria rappresentata da una villa voluta da Cosimo I de Medici, di cui ricorrono quest’anno i 500 anni dalla nascita e i 450 anni in cui divenne Granduca e dette una precisa identità alla Toscana; il futuro di uno spazio espositivo e artistico che attraverso l’arte contemporanea entra in una dimensione planetaria su tematiche di grande rilievo. La lotta alle dipendenze è un impegno che nasce anche nelle istituzioni. Proprio lunedì presentiamo alla stampa in Consiglio Regionale un’iniziativa in partnership con il Corecom e il festival Arezzo Wave che punta alla consapevolezza delle persone sui pericoli legati all’abuso delle tecnologie e dei social media».

L’arte della Hovnanian fa riflettere – anche con una dose di ironia e da un punto di vista femminile – sulle insidie di una società sempre più infatuata verso l’iperconnettività che punta ad annullare i rapporti umani e che ci spinge alla ricerca ossessiva di una identità virtuale che punta a mostrare le nostre vite sempre più interessanti e curate. «Ma nella ricerca di questa gratificazione», sostiene l’artista «le nostre esistenze digitali hanno cominciato ad influenzare e oscurare il nostro rapporto con la realtà».

La mostra, curata da Annalisa Bugliani e organizzata da Pechersky Family Foundation (Londra) in collaborazione con Galleria Poggiali e Fondazione Terre Medicee, abbraccia gli ultimi dieci anni di lavoro di questa artista poliedrica e multidisciplinare che combina pittura, scultura, installazioni interattive, opere su carta e videoarte. Il percorso espositivo di “Open Secrets” è composto da 31 opere, tra cui la serie di lavori “Too Good to be True”, l’installazione “Swipe Left, Swipe Right”, video installazione dominata da volti trasformati in emoji, e il monumentale “Beauty Queen Totem”, una grande scultura in marmo di Carrara, sistemata nel prato davanti al Palazzo, vincitrice di un concorso in cui l’artista esprime l’idea che le nostre concezioni di bellezza sono codificate come pietre di paragone del potere sociale.

Seguendo la genesi delle piattaforme dei social media e l’ubiquità degli smartphone, Hovnanian ha poi creato “Dinner for Two”, installazione che mostra un lungo tavolo da pranzo. Seduti alle due estremità ci sono due commensali, rappresentati con le loro immagini su uno schermo. Piuttosto che guardarsi, i due personaggi passano la maggior parte del tempo a guardare i loro telefoni. L’audio dell’installazione riproduce solo i suoni di notifica digitale. Con la video installazione dal titolo “C.R.E.E.P.S.”, l’artista racconta con il suo stile in che modo offriamo le nostre informazioni personali in cambio dell’opportunità di partecipare alla piazza virtuale. Con la serie “Happy Hour”, “House of Empty Bottles” e la scultura “Taped Shut”, Hovnanian esprime poi la sua drammatica esperienza personale di donna cresciuta in una famiglia dove gli effetti della dipendenza, in questo caso l’alcol, sono stati occultati dalle pressioni sociali dirette ad offrire malgrado tutto un’immagine di perfezione.

“Open Secrets” è un progetto espositivo che non si ferma solo al Palazzo Mediceo di Seravezza ma si espande in altri luoghi della Versilia. La Galleria Poggiali di Pietrasanta espone fino al 26 luglio la mostra dal titolo “Silenzio” con una serie di lavori, rigorosamente bianchi, che in questa circostanza alludono al tema del candore e della naturalità. “Open Secrets” fa tappa anche alla Boutique Malo di Forte dei Marmi con “NND Immersion Room”, un’istallazione presentata per la prima volta a New York. Fino a metà settembre il giardino della boutique diventa scenario di un’esperienza forte e totalmente immersiva. Infine una scultura in bronzo dell’artista è̀ esposta a Forte dei Marmi in Piazza Tonini.

La mostra è aperta a Palazzo Mediceo fino al 15 settembre, tutti i giorni dalle 17:00 alle 23:00.

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ultimo aggiornamento: 22-07-2019


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