“Il peperoncino, al contrario della vite, degli olivi e dei cereali, è un produzione di nicchia per la Toscana, ma attorno ad essa e ai suoi diversi utilizzi, dal gastronomico all’ornamentale, si è sviluppato uno straordinario interesse, sia economico che culturale, tanto che ormai può dirsi un prodotto anche toscano, nel senso che sempre maggiori e di qualità sono le produzioni nei nostri territori. Il grande successo avuto negli anni dal Peperoncino day non fa altro che confermare la tendenza in atto”.
Con queste parole l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, ha presentato l’ottava edizione del Peperoncino day che si svolgerà a Viareggio sabato 3 agosto.
“La festa di Viareggio, come molti altri eventi, diventa un’opportunità per far conoscere territori ed imprenditori agricoli, con uno stimolo magari a visitarli”, ha aggiunto Remaschi. “Sono centinaia, in questo caso, le varietà di peperoncino selezionate dagli organizzatori e dai coltivatori”.

L’evento dedicato al peperoncino, che quest’anno si terrà in piazza Mazzini, sulla passeggiata di Viareggio, sarà in ogni caso ancora più speciale rispetto alle passate edizioni perché l’obiettivo, questa volta, è registrare il record mondiale per la collezione esposta di peperoncini più grande di sempre.
Ad organizzare la manifestazione, nata da un’idea di Adolfo Giannecchini, è ancora una volta l’azienda agricola Carmazzi, con il suo marchio Mr Pic, in collaborazione con il Comune di Viareggio.

“La nostra centenaria esperienza nel settore dell’agricoltura e gli oltre quindici anni di passione e di studio del peperoncino si concentreranno in una serata indimenticabile”, ha spiegato Marco Carmazzi, patron del Peperoncino day. Che ha sottolineato il valore scientifico e botanico della collezione che verrà allestita: “Siamo al lavoro già da mesi per questo importante evento”.

Dallo scorso inverno un team di esperti è all’opera nelle serre dell’azienda Carmassi per coltivare le diverse centinaia di varietà di peperoncini che andranno a comporre l’esposizione con la quale si vuole tentare il record. Inoltre il vasto archivio della biodiversità, iniziato da Massimo Biagi, è oggi portato avanti proprio da Carmazzi.

“Il progetto è ambizioso e richiede non solo passione ma anche investimenti, conoscenze e capacità”, ha aggiunto Maurizio Fantini, presidente interprovinciale della Coldiretti di Lucca, Versilia e Massa Carrara. “Se uno degli scopi della manifestazione è far capire che, benché non abbia origini toscane, il peperoncino lo si può coltivare anche in Toscana, un altro è proprio il tentativo di record del mondo attraverso l’allestimento della più vasta e completa esposizione di sempre”.

La serata, condotta da Alice Martinelli di Italia Uno e da Dario Boldrini di Rai Tre, sarà ricca di intrattenimento.
Si partirà alle 18 con l’allestimento degli oltre cento metri di esposizione, con centinaia e centinaia di diverse varietà di peperoncino, dalle più conosciute e consumate alle più rare ed introvabili, ma coltivate in Toscana anche se originarie di ogni parte del mondo, dall’Asia al Sudamerica, dall’Europa all’Africa.
Intorno alle 20,30 la giuria, composta da esperti dell’Università di Pisa, dell’Accademia italiana del peperoncino e della Wca (World chilli alliance, ndr), verificherà l’effettivo raggiungimento del record mondiale e, in caso di esito positivo, assegnerà ufficialmente l’attestazione per la collezione esposta di peperoncini più grande del mondo.

(Visitato 603 volte, 1 visite oggi)

Premio della CNA per i 70 anni di carriera di Angelo Bonuccelli

Jova Beach, count down: venite a Viareggio in treno