“Nell’ultimo incontro tra la “Mo.Ver” e le organizzazioni sindacali, tenutosi il 5/09/19, è emersa da parte aziendale una posizione di chiusura rispetto al ripristino dei livelli occupazionali”.
Lo afferma in una nota la Filt Cgil:
Il 30 settembre, infatti, terminano il loro contratto di 10 mesi due lavoratori, che aggiunti ai 3 lavoratori cessati per dimissioni e pensionamenti, creano una carenza di organico di ben 5 persone.
Inoltre rifiutandosi di procedere al turnover l’azienda viola l’accordo siglato in data 5/04/17 inerente a personale e turnazioni di lavoro.
Nonostante le OO.SS siano ancora in attesa di risposta alla richiesta d’incontro inoltrata al Comune di Viareggio, che in qualità di socio di maggioranza ha il compito di vigilare sul rispetto e la tutela dei livelli occupazionali delle concessioni, e della quale la MO.Ver. è ben a conoscenza, l’azienda ha fatto uscire le turnazioni del personale dal 1 Ottobre mantenendo zone e turnazioni scoperte, completamente in barba a quanto siglato con le organizzazioni sindacali.
Per questo motivo i lavoratori riuniti in assemblea hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione, ritenendo che l’azienda continuando ad agire in questo modo, oltre a violare gli accordi sottoscritti, continui a riempire le casse dei soci sulle spalle dei lavoratori, che devono operare in condizioni di minor sicurezza in quanto sempre da soli, e con zone più ampie, il tutto a scapito della verifica e dell’informazione all’utenza.
Le organizzazioni sindacali sono sempre state disponibili ad un serio confronto con i soci su tutti i problemi che riguardano il lavoro in Mo.Ver, ma gli impegni presi dall’azienda nei precedenti incontri sono sempre risultati disattesi perciò non accettano più scelte unilaterali penalizzanti per quei lavoratori e quelle lavoratrici che hanno maturato aspettative di stabilizzazione derivanti da un normale turnover.
Pertanto se l’azienda perseverasse con tali azioni, le scriventi, saranno costrette a proclamare le relative azioni di sciopero già a partire dal 1 Ottobre 2019″
