Massarosa, Massaciuccoli e il suo museo archeologico aderiscono a Panta Rei. Si tratta di un progetto innovativo e inclusivo, proposto dall’Università di Pisa, che metterà in rete i tre principali musei archeologici della Versilia (il nostro, assieme a quello di Pietrasanta e di Camaiore) in un unico virtuale itinerario storico-turistico.

L’amministrazione comunale di Massarosa ha infatti aderito al progetto ideato dalla professoressa ordinaria di geofisica del Dipartimento delle Scienze della Terra dell’Università di Pisa Monica Bini, cofinanziato dalla stessa Università e dalla Regione Toscana nell’ambito di una iniziativa tesa alla valorizzazione dei beni culturali del territorio.

“Si tratta di ricostruire l’evoluzione ambientale, storica e paleogeologica della Versilia attraverso un filo conduttore che leghi tra loro i piccoli musei sparsi sul territorio. Ogni sito si differenzia per il periodo storico che rappresenta: ad esempio l’età etrusca è molto ben rappresentata a Pietrasanta, quella Romana ovviamente a Massacciucoli, tra terme, lago e museo archeologico”, spiega la professoressa Bini.

“Obiettivo del progetto – spiega l’assessore alla cultura e al turismo Michela Dell’Innocenti – è quello di attrarre sul nostro territorio un turismo non legato solo al mare e all’estate, ma di riuscire a sfruttare le potenzialità di Massaciuccoli per tutto l’anno”.

Mediante le ultime tecnologie informatiche saranno formati inoltre alcuni operatori che già lavorano nei siti museali proprio per mettere loro a disposizione una più ampia panoramica rispetto al solo museo in cui il lavoratore opera. Sarà inoltre formato ex novo un operatore museale: per due anni si occuperà del coordinamento del progetto sotto stipendio.

“Un progetto innovativo e all’avanguardia – commenta il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini – che pone la nostra area archeologica al centro di un percorso turistico e culturale assieme agli altri Comuni della Versilia. Servirà anche per incentivare il turismo lento, attraverso la valorizzazione di itinerari pedonali, installazione di pannelli digitali dotati di QR code e la creazione di una App che renderà fruibile questi percorsi anche ai turisti e agli appassionati di storia, cultura e archeologia. Un modo per rendere la nostra frazione ancora più appetibile”.

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