La pioggia non ha impedito il presidio unitario, per il diritto all’abitare, ieri, domenica 1 dicembre, alle 15.30 in Piazza Dante. Un centinaio di persone si sono portate sotto la pensilina della stazione per dire con chiarezza il proprio no a sgomberi, sfratti e repressione.
“Trasformare la repressione in solidarietà di classe” recitava uno striscione con chiaro riferimento ai tanti processi che hanno colpito il movimento di lotta per la casa viareggino.
“A finire sotto accusa le ferrovie dello stato che lasciano in stato di abbandono numerosi immobili e che murano i loro edifici – spiega una nota stampa: “Le Ferrovie dello stato che hanno un debito morale con la città di Viareggio hanno avanzato un azione legale verso alcune famiglie colpevoli di avere recuperato alcune case in stato di abbandono e degrado. Sotto accusa anche l’amministrazione comunale che avrebbe fatto pressione sulle ferrovie perché acceleri sugli sgomberi. Ancora una volta Del Ghingaro e soci mostrano insensibilità sul dramma dell’abitare. Ancora una volta cercano di trasformare una questione sociale in un problema di ordine pubblico mostrando la totale incapacità politica a risolvere i problemi reali delle persone. Gli sfratti aumentano e numerose famiglie, anche con bambini neonati, stanno per finire in mezzo ad una strada ma Del Ghingaaro e il suo assessore al sociale Gabriele Tomei non hanno dato risposte. Il presidio unitario che ha visto l’adesione di Potere al Popolo, Repubblica Viareggina, Unione Inquilini, ASIA/USB, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Cantiere Sociale Versiliese, CSOA SARS, Partito Comunista, Fronte della Gioventù Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Laboratorio contro la Repressione “Sacko”, Non una di meno Viareggio, Casa Rossa Occupata, è solo un primo appuntamento di una lotta che sarà lunghissima”.
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ultimo aggiornamento: 02-12-2019


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