“L’uccello beffardo” [Recensione libro]

L’uccello beffardo, G. Durrell, Neri Pozza

C’è un’isola meravigliosa e incontaminata abitata da due tribù pacifiche dove la vita scorre gioiosa. L’economia si basa sulla produzione derivata dai numerosi alberi presenti nel territorio, l’esistenza è dettata dai ritmi delle stagioni e dalla quotidianità fatta di piccoli imprevisti che generano curiosità e allegria, come i refusi sul giornale locale e i difetti della centrale elettrica. La natura ha dato origine a specie uniche tra cui l’uccello beffardo, venerato come una divinità e probabilmente estinto. Un giorno sull’isola approda Peter Foxglove, inviato dell’impero britannico per preparare i lavori di costruzione di una base militare. Proprio grazie a lui verrà scoperto dove è andato a trovare riparo l’uccello beffardo: in una zona incontaminata destinata alla costruzione. Si apre così il dibattito tra costruttori e ecologisti in merito alla modernizzazione dell’area.

Solo l’Uccello Beffardi riuscirà a ripristinare l’equilibrio.

Un libro spiazzante, scritto con grande ironia e spunti intelligenti su condizioni strettamente collegate alla nostra attualità. Lettura scorrevole e di grande compagnia.

Erika Pucci

(in collaborazione con libreria “La Vela”)

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