La Piccola Farmacia Letteraria (Elena Molini, Mondadori, 2020)

“Che tu sia per me il coltello”? Un libro antiabbandono.

C’è bisogno di integratori di surrealismo e illusioni? Occorre “Il maestro e Margherita” Leggere le due storie separatamente e poi rileggerlo.

Sono solo due dei numerosi “bugiardini” letterari che si trovano nella famosissima “Piccola Farmacia Letteraria” di Firenze. L’ideatrice, Elena Molini, nell’omonimo romanzo, racconta la sua esperienza di libraia: da giovane commessa a ideatrice di una delle più formidabili idee capace di smuovere il mondo delle vendite dei libri.

Passo dopo passo, idea dopo idea, Molini ci racconta con una narrazione frizzante e altamente ironica, come ha realizzato il sogno di una libreria capace di curare, attraverso i libri appositamente consigliati e somministrati come farmaci, i dolori dell’anima e gli stati emotivi.

Supportata da amiche e amici e da psicologhe capaci di indirizzare le letture, pagina per pagina l’autrice racconta di come Blu, alter ego nel romanzo, costruisca la sua piccola farmacia letteraria, raccontandocene difficoltà, successi, frequentatori. Vita lavorativa e personale si intrecciano in una Firenze disincantata che oscilla tra la storica via del Campuccio in Santo Spirito e l’attivo e curioso quartiere di Gavinana.

Quello che Elena Molini racconta è la realizzazione di un sogno ma anche la grande passione per i libri che animano scelte e modi di affrontare la quotidianità di ogni giorno. E’ la gioiosa caparbietà di credere a qualcosa di apparentemente folle capace di realizzarsi grazie alla fiducia in se stessi, il coraggio di mettersi in gioco, una rete di sostegno composta da amici e conoscenti che sanno fare squadra.

Regalando al lettore l’ispirazione per il coraggio nelle piccole grandi cose e quell’euforia di chi ha segnato un gol al novantesimo minuto della propria partita.

(Elena Molini, Mondadori, 2020)

“Che tu sia per me il coltello”? Un libro antiabbandono.

C’è bisogno di integratori di surrealismo e illusioni? Occorre “Il maestro e Margherita” Leggere le due storie separatamente e poi rileggerlo.

Sono solo due dei numerosi “bugiardini” letterari che si trovano nella famosissima “Piccola Farmacia Letteraria” di Firenze. L’ideatrice, Elena Molini, nell’omonimo romanzo, racconta la sua esperienza di libraia: da giovane commessa a ideatrice di una delle più formidabili idee capace di smuovere il mondo delle vendite dei libri.

Passo dopo passo, idea dopo idea, Molini ci racconta con una narrazione frizzante e altamente ironica, come ha realizzato il sogno di una libreria capace di curare, attraverso i libri appositamente consigliati e somministrati come farmaci, i dolori dell’anima e gli stati emotivi, secondo i canoni della biblioterapia.

Supportata da amiche e amici e da psicologhe capaci di indirizzare le letture, pagina per pagina l’autrice racconta di come Blu, alter ego nel romanzo, costruisca la sua piccola farmacia letteraria, raccontandocene difficoltà, successi, frequentatori. Vita lavorativa e personale si intrecciano in una Firenze disincantata che oscilla tra la storica via del Campuccio in Santo Spirito e l’attivo e curioso quartiere di Gavinana.

Quello che Elena Molini racconta è la realizzazione di un sogno ma anche la grande passione per i libri che animano scelte e modi di affrontare la quotidianità di ogni giorno. E’ la gioiosa caparbietà di credere a qualcosa di apparentemente folle capace di realizzarsi grazie alla fiducia in se stessi, il coraggio di mettersi in gioco, l’elogio di una rete di sostegno composta da amici e conoscenti che sanno fare squadra. In appendice alcuni consigli di “farmaci letterari” corredano la lettura regalando al lettore, nel suo insieme, l’ispirazione per il coraggio nelle piccole grandi cose e quell’euforia di chi ha segnato un gol al novantesimo minuto della propria partita.

L’autrice incontrerà i lettori sabato 29 Febbraio presso la lettera 22 di Viareggio ore 18.

Erika Pucci

@erykaluna

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