“E domani non ci sarà niente di buono da parte di chi ci ha portato a questo punto.
Organizziamoci!!! La pandemia da Coronavirus e quello che è accaduto ha messo a nudo e in evidenza a tutti, lo stato in cui versa la sanità pubblica e non solo, sanità che è stata depotenziata con tagli economici, da parte di tutti i governi che si sono susseguiti in 20 anni fino ad oggi, i tagli economici in sanità sono stati poi distribuiti prevalentemente in spese militari”.

E’ quanto si legge in una nota a firma di Repubblica Viareggina:

“A questo si aggiunge il fatto che c’è stata una sovrapproduzione da parte del capitale che ha di fatto con i suoi effetti devastato in maniera profonda tutto l’ambiente: deforestazione, allevamenti intensivi, inquinamento dell’area da polveri sottili, onde elettromagnetiche, pesticidi, inquinamento dei fiumi, laghi e il mare ecc…

A tutto questo hanno contribuito i politicanti in generale e sopratutto quelli che si sono permessi di definirsi di sinistra, che oltre alla sanità pubblica hanno ridotto lo stato sociale, non hanno saputo o meglio voluto contrastare le politiche liberiste e le scelte devastanti del capitale, unendosi di fatto alle scelte della destra.

Con l’emergenza coronavirus è esplosa la sanità pubblica e non solo in Italia ma in tutto il mondo oltre che in contesti in cui c’erano già altre emergenze: disoccupazione, precarietà, degrado morale e culturale.

L’emergenza sanitaria passerà, anche se ci vorrà del tempo, lascerà conseguenze molto profonde e indelebili a cominciare dal numero di morti, oltre che un impatto sulla vita quotidiana, nulla sarà più come prima perché la crisi economica e quella politica che si aggraveranno ulteriormente e saranno a danno dei più deboli e degli emarginati.

Possiamo uscire dalla paura del coronavirus solo attraverso una nuova società, solidale e dell’uguaglianza, con garanzie sociali. Dobbiamo respingere il modello basato sui rapporti di valore, sulle merci, sul profitto, sulla meritocrazia e il denaro, dato che questo conduce le masse a l’impotenza e a essere sottomessi, sono quelle condizioni che ci hanno portato a l’attuale situazione disastrosa.
Le tesi di chi sostiene: aspettiamo che passi l’emergenza e poi ci mobilitiamo, o limitarsi a denunciare quello che non funziona senza avere una linea concreta di organizzazione e mobilitazione popolare, si rischia di sottostare, alle leggi e regole imposte dal capitale e dai politicanti”.

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ultimo aggiornamento: 07-04-2020


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