Il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini scrive al governatore della Toscana Enrico Rossi; dopo il via libera regionale alla cura degli orti amatoriali è necessaria la riapertura delle isole ecologiche.

Le isole ecologiche di Massarosa e Piano di Mommio in cui è possibile conferire anche il verde sono state lasciate aperte nei giorni in cui praticamente c’era il blocco totale e chiuse dopo che viene consentito
ai cittadini di poter curare i propri orti e oliveti, una contraddizione che crea solo ulteriori difficoltà.

Le isole ecologiche di Massarosa sono sorvegliate sia da sistema di telecamere che mediante un operatore che può verificare al corretto conferimento e rispetto delle disposizioni obbligatorie per l’emergenza
coronavirus.

Il sindaco “ringrazio il Governatore Rossi per l’impegno che sta mettendo nel tentativo di garantire la salute pubblica e di contrastare la diffusione di questo subdolo virus che ha colpito le nostre
comunità”, ma chiede “che valuti maggiormente il ruolo e la conoscenza del proprio territorio che i sindaci possono e devono svolgere e che in particolare ponesse l’attenzione su una misura, attivata con l’ordinanza
n° 25 del 6 aprile, punto 4, relativa alla chiusura dei Centri di Raccolta Comunali”.

“Alla luce anche delle possibilità concesse agli amatori con successiva ordinanza n° 36 del 14 aprile in materia di agricoltura, controllo fauna selvatica e forestazione, relative alla manutenzione del
verde pubblico e privato, e alla ripresa dei alcune filiere industriali, alla possibilità di approvvigionare magazzini funzionali ad una successiva ripresa dell’attività lavorativa, il mantenere chiusi i
Centri di Raccolta – prosegue il sindaco Coluccini – risulta una misura ormai superata se non del tutto incomprensibile.

“Inoltre, la particolarità del nostro territorio, con prevalenza di case con giardini, oliveti curati da privati e il fatto che il Comune è servito con un metodo avanzato di raccolta domiciliare, per il quale la
fruibilità dei Centri di Raccolta è una conditio sine qua non affinché tutto il sistema integrato della raccolta possa funzionare regolarmente.
Non aumentiamo il disagio del cittadino oltre a quello che la presente necessità di quarantena procura. Le chiedo pertanto la possibilità di riaprire immediatamente i centri di raccolta, almeno nel mio Comune, che
nel periodo in cui non potevano essere svolte le attività ora possibili dall’ordinanza n° 36 erano rimaste aperte ed ora chiuse per ordinanza n°25. Tali centri di raccolta sono dotati di videosorveglianza e
l’operatore presente sovrintendeva al corretto uso dei centri di raccolta.”

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