Oltre ad essere impegnate quotidianamente nelle attività di verifica del rispetto delle restrizioni anti-coronavirus, le pattuglie dell’Arma hanno intensificato le attività di prevenzione sul territorio, al fine di scongiurare la commissione di reati contro il patrimonio, in considerazione del fatto che nella “Fase 2” molte persone hanno ripreso le proprie attività lavorative e quindi le rispettive abitazioni, tornate incustodite per buona parte delle giornate, potrebbero fare gola ai “topi” d’appartamento. E’ proprio durante uno dei più recenti servizi perlustrativi in arco notturno, che una pattuglia di Carabinieri impegnata in un mirato servizio per la prevenzione dei furti in un’area della periferia di Carrara caratterizzata dalla presenza di molte ville e abitazioni isolate, ha individuato un’auto parcheggiata al buio lungo una strada che conduce alle cave di marmo. Una volta proceduto al controllo, si è rivelato un “falso allarme” in quanto si trattava di una “coppietta” che si era appartata, violando però uno dei divieti stabiliti dalle misure di lockdown. Inevitabile a quel punto la multa per entrambi ai sensi della normativa governativa tuttora vigente.

E’ incappato, invece, in una denuncia penale un 39enne di Carrara, resosi protagonista di un acceso litigio per la strada con un altro residente della zona di Avenza, il quale aveva urlato contro di lui dopo averlo notato percorrere in contromano con la propria autovettura una strada a senso unico. L’automobilista, però, non l’ha affatto presa bene, scendendo dall’autovettura ed iniziando a minacciare l’uomo con un grosso uncino da macellaio che celava all’interno del bagagliaio della propria vettura. Alla fine, prima di allontanarsi, l’automobilista ha anche tirato un fendente contro un sacco di plastica contenente alcuni indumenti da dare in beneficenza, che il padrone di casa aveva lasciato davanti la porta di ingresso. I Carabinieri della Stazione di Avenza, appena ricevuta via radio la segnalazione dell’accaduto, hanno intercettato il responsabile mentre si aggirava per la città e dopo averlo perquisito, hanno trovato sotto il pannello divisorio della ruota di scorta del veicolo l’uncino d’acciaio utilizzato poco prima per minacciare la vittima. A quel punto, oltre al sequestro, è scattata la denuncia per minaccia aggravata e porto illegale di oggetti pericolosi, insieme alla multa per essere uscito di casa senza un valido motivo.

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ultimo aggiornamento: 11-05-2020


Denunciato per minaccia aggravata

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