Variazioni sul noir” (Massimo Carlotto, ed. CentoAutori, 2020)

Ho privilegiato i temi che negli anni hanno caratterizzato la mia ricerca: la generazione, il carcere, la percezione della diversità nelle culture mafiose, la psicopatia criminale, e la vendetta”

E’ con un’ antologia di racconti che Massimo Carlotto festeggia i 25 anni di carriera insieme ai suoi lettori. Una composita raccolta di sette testi appositamente rivisti per questa importante ricorrenza. Chi conosce il maestro del noir Mediterraneo e lo legge da anni, proverà un grande senso di curiosità e piacevolezza nello scorrere i sette racconti proposti . E’ proprio da ogni racconto che il lettore troverà suggestioni e intrecci con la vasta e considerevole produzione di romanzi di Carlotto. Cosicchè durante la lettura si ha la curiosa sensazione di essere in un labirinto con un gioco di specchi tra racconti, romanzi e realtà. Cosa unisce questi racconti all’ opera di romanziere? Indubbiamente i temi trattati e lo stile, correlati da un inconfondibile utilizzo della scrittura come strumento efficace per sondare la realtà sociale e politica dei nostri. Scrittura che scava e come sempre sa farsi cartina di torna sole per scandagliare gli angoli più bui e estremi dell’animo umano. E’ così che ritroviamo storie di ex combattenti della lotta armata, storie di poliziotti, storie di amanti, storie di malavita organizzata e di vendetta. Ogni racconto si offre con un cifra stilistica netta e coinvolgente e rappresenta, come ben anticipa il titolo della raccolta, una declinazione differente del noir. Nella loro armonica compostezza, rappresentano quindi un viaggio esplorativo impareggiabile anche per chi si avvicina al genere e all’autore per la prima volta. Seguendo Carlotto da più di vent’anni, sentendomi in qualche modo cresciuta insieme ai suoi libri, ciò che indubbiamente mi ha sorpreso è la capacità che ha questo scrittore di stupire ancora, compresi i lettori più preparati e attenti alle sue pubblicazioni. Una delineata introduzione tra tecnica del racconto e amore per la scrittura come ricerca a cura dell’autore apre silloge. Mi piace sottolineare in particolare come esempi un paio di racconti che si trovano alla fine della raccolta: “Champagne per due” e “La donna giusta”. In questi brani i personaggi prima ancora che dall’accurata introspezione psicologica, arrivano al lettore con il loro linguaggio, la loro postura, la loro gestualità. Potremmo dire anche che sono storie d’amore estreme dei giorni nostri e che se anche si contestualizzano in certe emergenze sociali dalle derive passionali, la grandiosità di Carlotto sta nel mettere al centro le persone. E’ una scelta coraggiosa, perchè spesso sono personaggi oltre ai limiti, oltre all’etica, eppure nella loro ferocia, nella loro violenza, mostrano il lato terribilmente umano. Soprattutto emerge nella scrittura di Carlotto una grande capacità di cogliere l’animo femminile con profondità e sensibilità. Scelta che consente di mettere il racconto stesso, e quindi la scrittura, al servizio di una più complessa comprensione della nostra realtà anche quando è difficilmente narrabile. Un’antologia da leggere e rileggere dove, sul filo della vendetta e del destino, scorrono 25 anni di scrittura e di storia italiana, narrata con grande abilità e, talvolta, inconfondibile ironia.

Erika Pucci

@erykaluna

Un'antologia per 25 anni di carriera

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