“Pronto soccorso, i numeri non tornano a Lucca e Viareggio: mancano così tanti medici che in Versilia non è neppure possibile garantire le ferie. A Lucca ci siamo riusciti ma con una manovra ‘lacrime e sangue’, di sacrifici che ovviamente ricadono su chi resta in servizio”. A lanciare l’allarme è la segreteria provinciale della Uil Fpl di Lucca. Un problema su tutti: quello del personale medico dei pronto soccorso. “Una questione annosa che si trascina da anni e sulla quale non siamo mai riusciti ad avere un tavolo di confronto, concertazione e contrattazione. Non esiste di fatto un modello unico organizzativo in tutta l’Usl Toscana nord ovest che pure ha ben 12 pronto soccorso sparsi sull’area di competenza su cui costruire il piano di gestione delle risorse umane. E al tempo stesso è bloccato dal 2008 il ‘passaggio’ nel ruolo Usl dei medici del 118: a oggi, infatti, buona parte di quelli in servizio sono solamente convenzionati. E’ chiaro che renderli dipendenti dell’Asl darebbe un bel contributo alla carenza organica e strutturale dei medici dei pronto soccorso”. La Uil Fpl di Lucca individua la strada rispetto al passato: definire questo modello organizzativo ma al tempo stesso disporre anche una differente progettualità nei vari pronto soccorso. “Pensare che bastava fare il ‘copia /incolla’ dei documenti redatti da importanti società scientifiche nazionali che operano nel settore dell’emergenza e i cui rappresentanti sono proprio medici dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest”. A dimostrazione dei problemi cronici nella gestione del personale dei Pronto soccorso, la Uil fpl riporta i numeri. Prima di tutto gli accessi degli utenti: quelli consolidati del 2017, ad esempio, evidenziano un totale su Viareggio di circa 79mila accessi, con il picco di 8.864 ad agosto, nella stagione estiva. Solo al San Luca, sempre nel 2017, oltre 55mila accessi e altri 15mila circa a Castelnuovo. Numeri che richiedono adeguate contromisure in termini di personale. “E invece da sempre siamo in emergenza costante – prosegue la Uil Fpl – perché l’azienda da oltre dieci anni ha preferito procedere con assunzioni tramite contratti a tempo determinato, convenzioni, medici a rapporto precario. Noi, come sindacato, abbiamo chiesto più e più volte il riordino e l’assunzione a tempo indeterminato, abbiamo battuto i pugni sul tavolo ma mai si è arrivati a tale risoluzione. Poco personale e caos nella gestione dei Pronto soccorso che hanno portato a tensioni sempre maggiori nei rapporti con gli utenti, fino a sfociare in vere e proprie aggressioni fisiche e verbali a danno degli operatori: “Ecco in che condizioni siamo – A Viareggio mancano 5 medici, a Lucca uno e questo tra malattie e pensionamenti. Aggiungiamo i diritti da rispettare: legge 104, aspettative, ferie. I pronto soccorso sono quindi in emergenza, anche se con dinamiche differenti: a Lucca il medico è obbligato a 6 notti di guardia al mese. A tutto ciò si aggiunge anche la cancellazione dell’orario svolto in eccesso che è pratica ordinaria a Lucca da oltre 20 anni che non consente l’adeguata ricostruzione delle reali carenze di organico a cui si associa il costante ricorso ad attività incrementale con ore di straordinario. Servono risposte e servono subito”.

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