“Questo giorno che incombe” (A. Lattanzi, 2021, HarperCollins)

“Semplicemente, come abbiamo potuto, tutti abbiamo cercato di vivere. Tutti noi venuti al mondo siamo eroici”

Antonella Lattanzi nel romanzo “Questo giorno che incombe” (Harper e Collins, 2021) si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto: la sparizione di una bambina in un condominio insospettabile.

Protagonista è Francesca, madre di due bambine piccole, colta nel pieno del cambiamento esistenziale: trasferita a Roma con la famiglia per seguire il marito, si imbatte subito con la comunità stringente del condominio e a fare i conti con una nuova vita, un nuovo lavoro, una nuova dimensione geografica e psicologica.

In un clima apparentemente sereno di fiducia e familiarità diffusa, una bambina del condominio scompare: da subito la vicenda assume tutti i contorni della tragedia immanente. Il contrasto tra la stagione di luce e di sole esterna e il dolore che contamina la piccola comunità del condominio fa da sfondo a un’inchiesta intricata. Si intrecciano infatti sospetti, ipotesi mentre il circo mediatico incombe sul cancello, simbolo del confine tra il paradiso ormai perduto del condominio e il fuori.

Francesca intanto vive ripiegata su se stessa: continuamente si interroga sul suo stato di donna, madre e moglie, mentre la tragedia si fa sempre più delineata nel conflitto tra preoccupazione, senso di colpa, speranza di essere salvi.

In questo talvolta delirante monologo con se stessa, la casa diviene un vero e proprio personaggio capace di rispondere e interagire nei pensieri di Francesca.

Il romanzo della Lattanzi ha un ritmo ben scandito e lo stile scelto dall’autrice, narrazione intervallata da flusso di coscienza, amplifica le sensazioni e i punti di vista permettendo al lettore di vivere dal dentro la vicenda narrata.

E’ molto brava l’autrice a disporre il materiale narrativo, costruendo intorno al nucleo centrale apporofondimenti psicologici di grande spessore e trattando con indiscussa sensibilità temi spigolosi come la pedofilia.

Con una capacità profondamente intuitiva e femminile di scavare nel profondo dell’anima umana anche nelle parti più torbide, la scrittura della Lattanzi si fa anche coraggiosa, soprattutto nel mettere a nudo la femminilità in un contesto di libertà e personalità da ridefinire sia a livello di maternage, di coppia ma anche di ruolo sociale. I pensieri sulla maternità, sull’eros, sul rapporto di coppia, sul lavoro sono spesso pensieri scomodi e indicibili, che trovano espressione nella bolla in cui la protagonista si muove. Lo sguardo doppio tra gli abissi interiori di Francesca e la tragedia esterna in cui tutti si sentono coinvolti, garantiscono al lettore un’avventuroso viaggio in questo romanzo straordinario. Con abilità la scrittrice sa tenere le fila di numerosi personaggi e relazioni, giocando con il lettore nelle intuizioni e nella formulazione di ipotesi per regalare un finale mozzafiato all’insegna del male a cui spesso è impossibile scampare e che, al contempo, rende ognuno simile agli altri.

“L’ amore non è una verità. È solo un’ipotesi plausibile.”

Ispirato a un fatto realmente accaduto, di cui la scrittrice è stata da piccola testimone, per cui il confine tra finzione e realtà si fa labile e la scrittura strumento per metabolizzare la vita stessa, “Questo giorno che incombe” merita veramente una lettura attenta e diffusa per la storia che narra, le riflessioni attuali che genera e lo stile impeccabile e magnetico dell’autrice.

Erika Pucci

Erykaluna

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lattanzi questo giorno che incombe

ultimo aggiornamento: 29-01-2021


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