“Ormai siamo al ritmo di una al giorno.  Mentre il paese vive la più grave crisi dal dopoguerra, le imprese soffrono, i commercianti sono piegati da un anno di lockdown, molti lavoratori sono in cassa integrazione e altri hanno perso o non trovano lavoro, il sindaco non trova di meglio da fare che raddoppiare lo stipendio dell’amministratore unico delle farmacie sulla base di fantomatici nuovi compiti che giustificherebbero addirittura un compenso da assessore, il doppio di quello attuale”.  

Così i consiglieri comunali Damasco Rosi e Simona Barsotti (PD), Silvano Simonetti (MD), Stefano Natali (SC) e Francesco Mauro (MF), intervengono sulla vicenda della proposta fatta dal sindaco Alberto Coluccini di raddoppiare lo stipendio dell’amministratrice unica di FARMAS (farmacie comunali) Daniela Aloisi. 

“Siamo alla sfida aperta alla sensibilità elementare dei cittadini – proseguono – fatta da un autocrate che ritiene di poter fare quello che gli pare, barricato nel palazzo e senza alcuna trasparenza di decisioni che non si sanno mai dal diretto interessato.

Ma c’è di più che lo sconcio della politica che si aumenta gli stipendi: la decisione di aumentare lo stipendio all’Amministratore Unico delle farmacie è stata assunta nei giorni in cui la maggioranza, che si regge su un voto di scarto, era impegnata nel definire il decisivo passaggio del bilancio: vogliamo pensare che sia solo una coincidenza”.

“La signora Danila Aloisi ha dichiarato di voler rinunciare all’aumento rimediando alla sconcia decisione del sindaco e per questo va ringraziata sia che la sua decisione sia dovuta a sensibilità sociale, sia che sia dovuta a maggior prudenza di quella del Sindaco.

Dice cose però che non possono essere lasciate senza una replica:
1. così facendo ha evitato non le polemiche della sinistra, come dice lei, ma le sacrosante polemiche e l’indignazione dei cittadini tutti.
2: le ricordiamo che ha trovato un’azienda che produce ogni anno consistenti utili (fino a 15 anni fa era in perdita costante).
Frutto delle scelte lungimiranti della passata amministrazione, degli investimenti fatti e dell’apertura di una seconda farmacia”.

“Da due anni invece – ricordano – caso senza precedenti, non si è più visto un bilancio in consiglio comunale, un irregolarità questa sì grave.
Se non viene a capo delle scritture contabili chiami tecnici e commercialisti di prima e si faccia spiegare, e corregga eventuali errori amministrativi sempre possibili,  senza alimentare le cacce alle streghe che costituiscono il contenuto unico della politica dell’attuale amministrazione.
Il numero e la tipologia degli atti adottati dalla signora Daniela Aloisi del resto parlano da soli”.

“Noi vorremmo capire come l’amministrazione intende sfruttare le potenzialità di un’azienda che è un gioiello lasciato da quelli di prima.  Perché il Sindaco non l’ha chiarito,  ma intanto aumenta gli stipendi con una decisione formale ed efficace. 

Noi – concludono i consiglieri – chiameremo nuovamente Sindaco e Amministratrice a rispondere in consiglio e commissione, visto che in due anni non si sono mai presentati a parlare di FARMAS.

Intanto il Sindaco faccia una cosa, per togliere dal tavolo motivi di imbarazzo per tutti: convochi una nuova assemblea e deliberi la revoca dell’aumento e renda pubblico immediatamente il verbale. 
Levi le tentazioni dal tavolo,  comprese quelle a pensar male dell’immortale cinica formula di Giulio Andreotti, altrimenti saranno altri a far chiarezza su questa vicenda in altre sedi”.

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