Il calamaro gigante (F. Genovesi, Feltrinelli, 2021)

Trama

“Il calamaro gigante”, ultimo libro di Fabio Genovesi, edito da Feltrinelli, è una raccolta di pensieri che prendono il via da un ragazzino e dal suo rapporto con il mare. Come compito a scuola deve raffigurare il suo animale preferito e quindi disegna il calamaro gigante, oggetto di scherno da parte dei compagni e di incomprensione dell’insegnante. Si avviano così tante storie dove i tempi ricorrenti sono il mare, con la sua spaventosa meraviglia, il valore della natura, l’infanzia con i suoi sapori variegati, le relazioni umane, le storie che fanno da trama sottile e potente agli eventi della nostra vita e dei nostri rapporti. Il libro di Genovesi si dispiega come un viaggio costellato di piccoli eventi quotidiani che nella loro ordinarietà assumono l’essenza dei prodigi. È lo sguardo sensibile dell’autore che sa intrecciare le avventure delle scoperte insieme: tra natura e viaggio introspettivo, all’insegna della meraviglia.

Note al margine

Ho apprezzato molto questo libro perché lo stile dell’autore si articola sui piani dell’emozione, della scienza, della memoria, portando il lettore nel mare aperto delle esplorazioni esterne e introspettive. Ci sono passaggi commoventi e altri assolutamente ironici, a conferma della capacità di Genovesi di plasmare nelle parole tutte le variazioni della nostra esistenza quotidiana.

Tra i tanti temi che il libro propone in questa crociera di parole, sono soprattutto rimasta colpita da come siano affrontate l’infanzia e le storie.

L’infanzia in questo libro è il luogo magico dove tutto è possibile. Genovesi è stato veramente in grado di regalarci lo sguardo dei bambini sul mondo: la meraviglia, la paura, il mistero che derivano dalla scoperta della realtà e dalle relazioni con gli altri. La famiglia, la scuola, gli amici, sono gli ambiti in cui tutte le emozioni e gli interrogativi e anche i confronti violenti possono emergere e trovare un senso nel discorso della memoria.

Grande attenzione è data alle storie, intese come narrazioni ad ampio spettro: le storie che si ascoltano ma anche quelle che portiamo addosso come frutto di incontri e eventi. Le storie sono il modo per scoprire sé stessi, mantenere la memoria, sentirsi parte della meraviglia del mondo. All’interno delle storie un posto speciale è dato all’amore, con tutta la sua dirompenza di evento incontrollabile e meraviglioso. La lingua scelta da Genovesi è altamente empatica, capace di stabilire un ponte col lettore: attraverso una stile coinvolgente e parole ben scelte, si accendono negli occhi di chi legge richiami alla memoria individuale e collettiva capaci di trovare porti sicuri nei racconti di Fabio in cui p0ensare, sognare, riflettere

Il libro in una frase

“L’amore è un bisogno urgente di raccontare, di ascoltare, di condividere e mescolare tutto quello che vivete, che avete fatto dal primo giorno di asilo fino a oggi, ogni cosa che ha senso solo adesso che siete insieme e potete raccontarvela”

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