Hypno (A. Pasquinucci, La memoria del mondo)

Sinossi

Indigo è una città balneare, luminosa e turistica fino a quando una moda strana e apparentemente incomprensibile fa preda di adolescenti: Pendulum, un’app che non lascia via di scampo. I ragazzi coinvolti nel gioco devono sostenere nuove sfide che riguardano soprattutto le loro relazioni sociali reali. Rapidamente il gioco si diffonde e si fa sempre più pericoloso sfociando in violenze personali e sociali e la città è nel più completo caos. Anche Rebecca, la giovane protagonista, si troverà, malgrado la sua avversione per i social e il digitale, a fronteggiarsi con Pendulum in cerca del fratello scomparso in circostanze misteriose. Il gioco diventa così una vera e propria sfida sulla scacchiera tra la vita e la morte con un finale inatteso.

Note al margine

“Hypno” segna l’esordio narrativo di Alessandro Pasquinucci, giovane e talentuoso viareggino. La storia che regala ai lettori è avvincente, scandita da un ritmo e un climax che confermano la capacità dell’autore di gestire la materia narrata in modo convincente e interessante. L’attenzione per l’evoluzione dei protagonisti è uno dei punti di forza del romanzo così come la capacità di sorprendere e di innestare colpi di scena pur rispettando il principio di verosomiglianza  narrativa.

“Hypno” offre diversi piani di lettura. Da un lato il focus sul rapporto adolescenti e risorse digitali evidenzia interessanti spunti di riflessione che rendono il libro particolarmente interessante anche per una lettura di classe e di gruppo. La capacità di Alessandro è notevole nel disporre la trama in modo di andare oltre questo tema principale, riuscendo a scavare con discrezione e determinazione, i legami tra politica e controllo sociale attraverso il web. Gli scenari che il libro offre sono pertanto molteplici e avvincenti. Sul piano linguistico l’autore utilizza un lessico ricercato, ricco di metafore e al tempo stesso dell’immediatezza necessaria per rendere vivido i dialoghi tra i giovani protagonisti. Un bell’esordio che accende la voglia di leggere ancora questo giovane autore capace di sorprendere e coinvolgere.

Il libro in una frase         

“Tic Tac. Il tempo non aspetta. Usalo a tuo vantaggio”

Erika Pucci

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