“Nessuno ha dato la buonanotte” (E. Pompeo, Mds editore, 2021)

Trama

“Nessuno ha dato la buonanotte” è l’ultimo romanzo di Enrico Pompeo, pubblicato da Mds Editore. L’autore fotografa la famiglia della giovanissima Teresa e dei genitori Linda e Giorgio, colti nelle trasformazioni che percorrono, come un terremoto in crescendo, l’assetto familiare e personale delle relazioni e di ogni personaggio.

La famiglia protagonista apparentemente sembra perfetta, ma oltre la superficie scorrono inquietudini e rapporti tossici che sgretolano le friabili certezze. Il rapporto tra Linda e Giorgio è un climax di lontananza, incomprensione e violenza, Teresa sfida l’adolescenza stessa mettendosi alla prova in situazioni devastanti.

In questa fotografia si consuma il dramma familiare borghese in una narrazione incalzante dove trama e approfondimenti psicologici determinano un ritmo coinvolgente.

Note al margine

Il romanzo di Enrico Pompeo destabilizza per l’onestà intellettuale con cui il dramma familiare viene messo in scena, senza sconti e con autenticità. I personaggi implodono in ruoli che vanno stretti e stridono tra di loro: Linda, affermata nel lavoro e dall’indubbio fascino, Giorgio, in crisi lavorativa e esistenziale per un mancato salto di qualità, Teresa, adolescente impaziente di crescere per essere finalmente accreditata nel mondo adulto. Lo stile scelto dall’autore è lo strumento con cui si plasma la storia: un punto di vista narrativo che, come una telecamera, segue e inquadra i personaggi e i loro mondi, alternando sguardi in soggettiva e in oggettiva. Al centro delle dinamiche i conflitti relazionali, motore privilegiato della trama. Varie sono le sfumature del romanzo e le sensazioni che suscita: assolutamente realista, attuale, si snoda come una storia capace di far pensare ma anche emozionare soprattutto grazie al gioco che Pompeo instaura con il lettore. Offre infatti una suspense che nella tensione attiva l’attenzione di chi legge, nella scoperta dei fatti e degli aspetti psicologici più impensabili. Nel mondo narrativo di Pompeo la scrittura si fa talvolta claustrofobica nella ricerca di uno stile asciutto e crudo come le derive dell’umanità messa a fuoco. Una lettura chirurgica, che scava nelle contraddizioni e nelle disperazioni più forti con la sospensione di ogni giudizio, immergendoci in realtà in fin dei conti non così lontane.

Il libro in una frase

“Si rivolge alla pallina: lasciatemi qui per sempre, in mezzo al campo, a tirare dritti e rovesci, a cercare una geometria precisa e lineare. Pura”

Erika Pucci

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