D come democrazia, è il titolo del Festival di Sant’Anna di Stazzema 2022, che coinvolgerà direttamente altri luoghi della memoria delle stragi nazifasciste in Toscana.

Saranno ospiti personaggi del mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo.

“In momenti drammatici come quelli che stiamo vivendo, è urgente parlare di democrazia e libertà. Crediamo che luoghi come Sant’Anna di Stazzema ed altri luoghi della memoria in Toscana – dice Maurizio Verona, Sindaco di Stazzema e Presidente del Parco nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema – abbiano qualcosa da dire oggi, che offrano in qualche modo una prospettiva , un punto di vista “diverso” da cui guardare la realtà e da cui porsi domande, che gli deriva dall’aver vissuto direttamente, in modo tragico, i drammi della guerra e dei totalitarismi”.

Il programma prevede, ad oggi, tre incontri, ad ingresso libero:

Sabato 12 marzo, alle ore 21,00, ANDREA SCANZI, il conosciuto scrittore, giornalista, autore e attore teatrale, sarà a Barberino-Tavarnelle (FI), presso il Teatro “G. Verdi. Ingresso libero.

Andrea Scanzi  dedicherà un monologo/racconto al Festival di Sant’Anna di Stazzema e dei luoghi della memoria, affrontando la parola “Libertà” alla luce dei suoi spettacoli su Giorgio Gaber. Il titolo è : “Libertà – dialogo con Giorgio Gaber”.

Venerdi 18 marzo, alle ore 21,00, lo scrittore e narratore STEFANO MASSINI sarà a Fucecchio, presso il Nuovo Teatro Pacini. Parteciperà all’incontro AGNESE PINI, Direttrice de La Nazione.

Stefano Massini è’ stato definito il “raccontastorie più popolare del momento”. Amato e seguito per i suoi racconti su La7 nel programma “Piazzapulita”, per la rubrica video quotidiana su repubblica.it oltre che per le opere rappresentate in tutto il mondo – da Broadway alla Comédie-Française. Con i suoi affreschi narrativi “tocca il cuore e la mente”, creando cortocircuiti con uno stile unico che intreccia vicende, personaggi, eventi quotidiani, fatti di cronaca e stati d’animo.

Insieme ad Agnese Pini, dedicheranno un intervento/racconto esclusivo al Festival di Sant’Anna di Stazzema e dei luoghi della memoria. Il titolo della serata è: “Parole di democrazia

Sabato 30 aprile, alle ore 17,00, a Sant’Anna di Stazzema, presso la Fabbrica dei diritti, PAOLO BERIZZI, giornalista di Repubblica, sotto scorta in seguito alle minacce di morte ricevute per il suo impegno di cronaca e denuncia delle attività dei gruppi neofascisti e neonazisti. A partire dal suo libro “E’ gradita la camicia nera”, Berizzi ci fotografa un presente in cui la destra radicale  si fa spazio, monopolizza aree, luoghi, manifestazioni, entra nel tessuto democratico con un linguaggio ed una propaganda di odio, intolleranza, razzismo.

Gli interventi previsti nell’ambito del Festival ruoteranno intorno ad un interrogativo, che oggi appare ancor più di stringente e dolorosa attualità: le democrazie liberali sono in pericolo?

La guerra improvvisa scoppiata in  Europa, la pandemia, l’emergenza climatica, i flussi migratori, stanno mettendo a dura prova il nostro vivere, sia individuale che collettivo. Pochi anni fa sembrava possibile intravedere un futuro di progresso di inclusione, conoscenza, cooperazione e prosperità. Oggi al contrario gli orizzonti sembrano restringersi e il futuro appare minaccioso.

Principi che credevamo forti e stabili stanno perdendo consistenza, sembrano svuotarsi di contenuti. Le società democratiche appaiono “assediate” da nemici e problematiche, interne ed esterne. C’è il rischio di una stagione di involuzione e regressione verso una società diversa, che guarda al passato, verso istanze di conservazione, sovranismo, irrazionalità?

Ci porremo queste domande partendo dal ruolo e dalla forza delle PAROLE, utilizzate come “strumenti” per aiutare a comprendere il presente, ad orientarsi e decodificare un mondo sempre più complesso. Esistono parole di democrazia? Intendiamo parole come Libertà, Diritti, Dialogo, Pace, Legalità, Solidarietà. Rappresentano ancora un terreno “vivo”, fertile, su cui poter costruire? Sono ancora in grado di suscitare passioni ed emozioni? Rappresentano “antidoti”, capaci di “smontare” costruzioni ideologiche e favorire lo sviluppo di individui liberi e consapevoli?

Ci interrogheremo e chiederemo agli ospiti un loro punto di vista: racconti, esperienze personali, aneddoti, che possano aiutarci a far luce sul nostro presente e futuro.

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