Una mirabolante commedia degli equivoci, ambientata nella Firenze degli anni ’80 tra risate e amarcord. Al Teatro Jenco di Viareggio (via Euro Menini 51) arriva “Tassì per due”: un’originale riscrittura della quasi omonima pièce di Ray Cooney firmata da Andrea Bruno Savelli che sposta la vicenda del tassista John Smith, felicemente bigamo all’insaputa delle mogli, dalle strade di Londra a quelle della Toscana, tra satira di costume e divertimento scanzonato. Lo spettacolo – coprodotto da compagnia I Pinguini e Teatrodante Carlo Monni – riprende la trama del celeberrimo “Taxi a due piazze” del 1983, traslata a Firenze nel giorno della finale dei Mondiali di calcio dell’82 (info al numero 347 7352680 – www.teatrojenco.com).
“La commedia originale è straordinariamente divertente – spiega Savelli – ma per certe cose forse leggermente datata. Abbiamo quindi preso in prestito l’antefatto e ci siamo lanciati in una riscrittura completa, trasformando quello che ci sembrava vecchio in vintage. Dunque l’ambientazione durante la finale dell’82, momento mitico nella storia d’Italia: tutti quelli che l’anno vissuto ricordano dov’erano quel giorno, e inoltre funziona molto bene anche come paradigma di un paese che non c’è più, quando si andava in vacanza due mesi l’anno e la partita si guardava esclusivamente al bar. Inoltre, per renderla una perfetta commedia delle Feste, abbiamo aggiunto nel titolo anche un rimando al film di Natale per eccellenza: ‘Una poltrona per due’”.
È in questo scenario che l’insospettabile tassista Paolo Rossi, curiosamente omonimo del capocannoniere della Nazionale, si troverà a inventarne una più del diavolo per non far scoprire a tutti la sua doppia vita. “Abbiamo voluto creare ulteriori connessioni chiamando il protagonista come l’eroe dei Mondiali, che tra l’altro era originario della provincia di Prato. Nel giorno di massima gloria del Paolo Rossi più celebre il nostro Paolo Rossi ha il suo momento peggiore, diviso tra una moglie fiorentina e una livornese”, racconta il regista, e continua: “Sarà una commedia dai ritmi serratissimi, in cui si ride dall’inizio alla fine: tutti i personaggi vorrebbero solo pensare alla partita e invece saranno costretti a entrare in un tourbillon di equivoci”.
Oltre al divertimento, c’è anche un sorridente tributo alla Firenze di una volta. “Ascolteremo in scena tanti protagonisti di quei tempi, come l’indimenticabile Marino Gruvi, che sponsorizzava il suo banco al mercato di San Lorenzo interpretando lui stesso la réclame su una delle prime radio libere, o ancora Tutunci, Carcinelli e lo Studio Due in via delle Belle Donne, che prometteva di trovare a tutti la moglie perfetta con uno slogan intramontabile”.