Villa Argentina, gioiello del Liberty in una Versilia ricca di questo stile, ospita l’11 e 12 novembre il convegno ‘I Chini e l’arte della vetrata in Italia, dal Liberty all’Art Dèco’, organizzato dal Centro di Documentazione sull’architettura contemporanea in Toscana (Cedacot) e dalla Provincia, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Si tratta del primo convegno ad avere come tema centrale il contributo di Galileo e di Tito Chini all’arte della vetrata nell’arco di tempo compreso tra il Liberty e l’Art Déco e a delineare un bilancio della produzione italiana di quell’epoca, che ha registrato l’apporto di importanti architetti e artisti toscani, quali, tra gli altri, Ezio Giovannozzi, Libero Andreotti e Adolfo Coppedè, così come provenienti da altre regioni italiane (Giovanni Buffa, Duilio Cambellotti, Vittorio Grassi, tra i tanti).

Il convegno si apre l’11, alle 9, con i saluti istituzionali del presidente della Provincia, Luca Menesini e di Claudia Massidel Comitato direttivo del Cedacot. A seguire prendono il via gli interventi: apre la serie di relazioni Ezio Godoli che parla de ‘La fortuna dell’arte della vetrata tra Art Nouveau e Art Déco: la parte degli architetti’. A seguire: Vieri Chini (I Chini: una famiglia di artisti); Silvia Ciappi (Galileo Chini: le vetrate dal Liberty al recupero di temi medievali e rinascimentali, alla modernità Déco); Sibilla Panerai (Galileo Chini e l’arte vetraria, un percorso attraverso le commissioni e le esposizioni internazionali); Manuel Barrese (La vetrata artistica a Roma prima del 1912 e la partecipazione di Galileo Chini al concorso per le vetrate della basilica di San Paolo fuori le mura); Benedetta Zanieri (Galileo Chini: la decorazione per il Palazzo delle Poste, Telegrafi e Telefoni di Firenze). 

Il pomeriggio della prima giornata di lavori si apre alle 15, con la moderazione di Annamaria Giusti e, come primo intervento, vede Maurizia Bonatti Bacchini e Laura Speranza parlare de ‘Le Fornaci San Lorenzo e la produzione vitrea per le Terme Berzieri di Salsomaggiore’. Seguono gli interventi di Matteo Fochessati (Neorinascimento all’orientale. Le vetrate di Galileo Chini per il palazzo della Municipalità a Tien Tsin); Valerio Terraroli (Le vetrate di Pietro Chiesa per il Vittoriale); Fiorella Mattio (Vetrate in Lombardia: la Ditta Beltrami & C., fra tradizione e innovazione); Lucia Mannini (Tra le carte e i vetri: materiali, tecniche e artisti che hanno fatto la fortuna delle vetrate Quentin);  chiude Diana Barillari sul tema ‘Vetrate di confine nella Mitteleuropa ore 18.20 Emanuele Barletti Cassa di Risparmio di Firenze: un episodio della Manifattura Chini tra Galileo e Tito’.

La seconda giornata di lavori del convegno viene moderata da Antonella Serafini e si apre con Eliana Mauro che parla de ‘La vetrata artistica nel Modernismo siciliano fra storicismo e vitalismo’. Seguono gli interventi di Ettore Sessa (Classicità e modernità relazionale nella vetrata artistica siciliana degli “anni ruggenti”); Vieri Giorgetti (La Grande Guerra: la vetrata nella Cappella della Madre Italiana nella Basilica di Santa Croce a Firenze); Daniele Galleni (L’atelier Coppedè e la vetrata artistica); Gilda Cefariello (Il gusto moderno nelle vetrate di Galileo e Tito Chini). La mattinata e il convegno si concluderanno con un dibattito e le conclusioni.

Il convegno si svolgerà seguendo la vigente normativa anti-covid e, quindi, per assistere ai lavori, in considerazione del numero limitato dei posti disponibili, è necessario effettuare la prenotazione inviando una mail all’indirizzo: [email protected].

Il convegno potrà essere seguito in streaming sulle pagine Facebook del CeDACoT e di Villa Argentina.

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