Il presidente Eugenio Giani e l’assessora alla Cultura della Memoria Alessandra Nardini esprimono il proprio cordoglio e quello di tutta la Regione Toscana per la scomparsa a 90 anni di Mauro Pieri, sopravvissuto all’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema (Lu) del 12 agosto 1944, in cui furono trucidate 564 persone. Assieme Milena Bernabò e altri, fu uno dei “bambini della Vaccareccia” e da testimone svolse un ruolo importante nelle inchieste che condussero alla condanna in Italia di dieci ufficiali e sottufficiali delle Ss.
“È un momento triste per la Toscana. Non permetteremo che la sua instancabile opera di testimonianza vada dispersa, il racconto di quella barbarie nazifascista, che visse sulla propria pelle restando da ragazzino privato della madre e dei tre fratellini”, affermano Giani e Nardini, rivolgendo i più sinceri sentimenti di vicinanza alla famiglia.

“L’esempio di Mauro Pieri, così come quello di tanti altre e altri testimoni dell’orrore del nazifascismo – proseguono – non smetterà di essere vivo e per questo ribadiamo il nostro impegno affinchè la Toscana sia sempre in prima linea nella salvaguardia e nella trasmissione della Memoria”.
“Oggi, il miglior modo per onorare le sopravvissute e i sopravvissuti agli eccidi, le partigiane e i partigiani – concludono Giani e Nardini – è mantenere saldo l’impegno verso le giovani generazioni affinché possano conoscere l’abisso più profondo toccato dall’umanità, non dimenticare mai cosa la dittatura ha significato per il nostro Paese e per costruire un presente e un futuro di pace, libertà e democrazia, libero da violenze, ingiustizie e discriminazioni”.

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