“Il magico studio fotografico di Hirasaka” (S. Hiiragi, Feltrinelli, 2023)

(in collaborazione con Libreria Mondadori Viareggio)

Il libro

Secondo la credenza giapponese tra la vita e la morte c’è un luogo di passaggio chiamato “sōmatō” in cui le persone rivivono i flashback più importanti della loro vita, rivedendoli proiettati su una lanterna girevole.

Il rituale di passaggio nello studio fotografico del signor Hirasaka, che ospita con grande accoglienza e calore le persone che stanno per passare oltre la vita. Nel suo studio aiuta gli ospiti a scegliere le foto più rappresentative di ogni anno vissuto e a rifare personalmente, scegliendo macchina e obiettivi, lo scatto più significativo senza però poter relazionarsi con nessuno.

Durante la storia nello studio entrano una ex insegnante novantenne, un affiliato della yakuza e una ragazzina. Attraverso i colloqui fra il fotografo e i tre personaggi copratognisti, veniamo a conoscere le loro esistenze, i loro ricordi, lo sguardo sul passato e quel che resta degli anni vissuti.

Note al margine

Ho trovato il romanzo dell’autrice giapponese Hiiragi davvero originale e delicato. Il tema della morte viene affrontato con morbidezza attraverso la tradizione giapponese che è il fulcro della storia. Oltre a incontrare personaggi interessanti e i loro pensieri sull’esistenza vissuta, le pagine si concentrano sul passaggio tra la vita e la morte, con profondo realismo e al tempo stesso tenerezza. Quel che emerge dal racconto è l’importanza dei ricordi, degli attimi da cogliere, della bellezza da godere mentre si è in vita, una visione consolatoria su amore e perdita.

La narrazione è scorrevole, il ritmo ben disteso, conferendo così alla storia le sembianze di una fiaba in cui riscoprire l’essenziale e il piacere di rivivere i ricordi migliori.

La parola alla libraia Alessia (Libreria Mondadori Viareggio)

Ho sempre immaginato a come sarebbe poter rivivere un momento immortalato in una foto. Non sarebbe bello stare anche solo per pochi istanti con qualcuno che ti manca profondamente? Lavorando in una libreria vedo un sacco di libri, ma appena è arrivato questo ho dovuto leggerlo per forza. Proprio come immaginavo, rivivere l’esatto momento in cui è stata scattata una foto e interagire con le persone presenti in essa, è doloroso, ma anche bello perché ti fa ricordare che quei momenti sono davvero accaduti.

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