Per quanto lontani da zone di guerra, siamo tutti raccolti sotto lo stesso cielo, coltivando la speranza della pace: è il messaggio che Janis Mac Harg, studentessa della 5° BL del liceo artistico “Stagio Stagi”, ha voluto trasmettere con il fondale realizzato per il tradizionale presepe allestito sul sagrato del Duomo di San Martino, a Pietrasanta.

La Natività è stata inaugurata mercoledì mattina, alla presenza del sindaco Alberto Stefano Giovannetti, del Vescovo emerito di Massa Don Giovanni Santucci e del Vicario parrocchiale Don Messias Barsella, davanti a tantissimi studenti del liceo accompagnati dai loro insegnanti. Sono stati oltre 40 i ragazzi che hanno partecipato direttamente alla realizzazione del fondale sul tema indicato dall’amministrazione comunale, la guerra: “Il Natale porta con sé tanti valori, fra questi anche la speranza – ha sottolineato il primo cittadino – e mai come nel nostro tempo, questa speranza è rivolta alla pace. Ringrazio la parrocchia, i ragazzi, i docenti e l’istituto “Stagi” che, ancora una volta, ha risposto ‘presente’ per una delle iniziative che ci stanno più a cuore, dando prova non solo della qualità dei propri studenti, che ci hanno proposto interpretazioni di forte impatto ma anche della sinergia che questa comunità scolastica mantiene con il territorio. Una scuola che va ben oltre le aule perché è, essa stessa, anima di Pietrasanta”.

Sul progetto del fondale hanno lavorato gli studenti delle classi 4° e 5° BL, 5° AGA, 5° C e 4° CAD, con il coordinamento dalle professoresse Catia Chicchi e Ilaria Tamburini e il prezioso contributo delle colleghe Vanna Giorgetti, Ilaria Flora, Galeno Cristiana e Marina Bovecchi. Fra i diversi bozzetti proposti, è stato scelto quello di Janis, intitolato “Le stelle illumineranno anche le notti più buie” e che rappresenta alcuni edifici sventrati dalle bombe, edifici realmente esistenti in varie parti del mondo dove i popoli sono in guerra; “un bianco e nero senza vita – ha spiegato la studentessa – si sovrappone a un cielo dai toni oltremare pieno di stelle: tra le macerie e il fumo della distruzione, la speranza della pace batte forte nei cuori perché, al di là delle distanze, condividiamo tutti lo stesso cielo”.

Il progetto è stato dedicato alla memoria di Claudio Marchetti, scultore stimato e amato docente del liceo, scomparso nell’ottobre 2019

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