La meccanica quasistica ( T. Distefano, Transeuropa edizioni, 2023)
Il libro
“La meccanica quasistica”, libro di esordio del versiliese Tiziano Distefano, è una raccolta di 24 racconti in cui si incontrano e si scontrano l’assurdo e la logica.
In rassegna leggiamo le vicende di oggetti e persone che si comportano in modo inaspettato, in uno spazio in cui reale e surreale convivono in modo osmotico.
Il filo rosso che collega i vari racconti è proprio la stranezza dei protagonisti, favorendo così una partecipazione forte del lettore, coinvolto nel gioco continuo del capovolgimento dei punti di vista.
Note al margine
L’autore si muove con maestria nella composizione dei 24 racconti, dando spazio così alla narrativa breve come strumento di scrittura per questa originale raccolta. Lo stile è molto curato e si percepisce la rielaborazione soggettiva, nei contenuti e nella forma, dei testi di Calvino e Borges. Infatti l’uso della parola è teso all’esattezza, alla ricerca del significato e del significante in modo mai banale, costruendo una struttura fluida e avvincente. Ciò che colpisce in questa opera è il ruolo del lettore. I protagonisti dei racconti, animati e non, sono tutti poco ordinari così come le storie in cui sono immersi: sta al lettore rendersi parte attiva e creativa per dare significato all’esperienza della lettura. Emergono così dei paradossi utili per riflettere sulle contraddizioni del nostro tempo, con particolare attenzione alle ingiustizie sociali e ambientali. Sebbene l’opera abbia tutto il sapore di un vero e proprio esperimento letterario, direi che è un esperimento ben riuscito: attraverso il filtro dell’onirico e del surreale, tra realtà e immaginazione, si indagano quesiti esistenziali stimolanti catturati da uno stile cristallino e deciso. Un buon esordio che spicca per accuratezza, originalità e audacia.