L’evento

«Ho scelto di raccontare il passato per parlare della violenza del presente» N. Verna

Domani 15 giugno 2024 alle ore 18,30 presso la libreria Lungomare di Viareggio, Nicoletta Verna presenta il libro “I giorni di Vetro” (Einaudi, 2024). Dialogherà con l’autrice Erika Pucci, insegnante e conduttrice radiofonica.

L’autrice

Dopo un ottimo esordio con “Il valore affettivo” (Einaudi, 2021) Nicoletta Verna, toscana d’adozione, torna in libreria con un libro potentissimo.

Il libro

L’autrice racconta la storia di Redenta, nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. In paese si mormora che Redenta abbia la scarogna e che non arriverà nemmeno alla festa di San Rocco. Invece per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. È così che comincia davvero il fascismo.

Redenta è ingenua, ma il suo sguardo sbilenco vede ciò che gli altri ignorano. È vulnerabile, ma resiste alla ferocia del suo tempo. È un personaggio letterario magnifico. La sua voce continuerà a risuonare a lungo, dopo che avrete chiuso l’ultima pagina.

I giorni di Vetro è un romanzo storico. L’autrice ha detto: «Ho scelto di raccontare il passato per parlare della violenza del presente. Il tema principale del romanzo è la violenza come primordiale e inevitabile forma di interazione fra gli esseri umani. Questa violenza nel distruggere determina il progresso: l’evoluzione è sopraffazione, dunque violenza. […] Qualunque invenzione presente nel romanzo è sottoposta al rigido vincolo della verità storica frutto di una corposa ricerca».

(dal sito Einaudi)

Dicono del libro

Il romanzo, definito fra i casi editoriali più interessanti dell’anno, sta riscuotendo una sorprendente accoglienza da parte di critica e di pubblico.

«È una sorpresa. Una scrittura piena di forza, personalità, capace di attingere dal passato come se ne avesse esperienza diretta».
Nicola Lagioia

«Questo libro è vivo: fatto di Elsa Morante e di Renata Viganò. Il romanzo italiano torna a resistere».
Roberto Saviano

«Questo romanzo riesce nell’impresa quasi impossibile di raccontare la Resistenza sfuggendo alla retorica. Per farlo, Verna segue le tracce di Fenoglio: narra gli esseri umani con le loro piccole passioni, i loro amori, le loro insicurezze, e sono queste ultime più che il coraggio a fungere da leva per combattere».
Irene Graziosi

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