Cuore nero (S. Avallone, ed. Rizzoli, 2024)

Il libro

Sassaia è una frazione con due abitanti: il pittore Basilio e il maestro Bruno. Incastonata tra le montagne e inaccessibile, abbandonata e isolata è il rifugio perfetto per Emilia, trentenne che dopo l’esperienza del carcere minorile cerca di ricominciare una nuova vita.

Bruno, narratore di questa vicenda, porta un peso immenso riguardante la sua infanzia. Emilia ancora fa i conti con il tremendo gesto che l’ha condotta in carcere. Per trovarsi non occorre molto, quel che risulta difficile a entrambi è raccontare i propri passati e aprire la porta di accesso su questi all’altro.

Note al margine

Silvia Avallone con “Cuore nascosto” raggiunge livelli narrativi elevati sia dal punto di vista della trama e dell’intreccio, che nei personaggi così ben sviluppati, e per la sua prosa, curata e poetica.

In un continuo intarsi di assi temporali e luoghi diversi, l’autrice ci porta nel cuore nero delle vicende che determinano la complessità del presente di Bruno e Emilia e del loro tentativo di essere coppia. Attraverso la narrazione dei personaggi e ancor più dai loro comportamenti, vengono sviscerati i difficili rapporti familiari, soprattutto nell’ottica della colpa e del senso di colpa.

L’adolescenza, fulcro per entrambi di un trauma importante, è la protagonista dei loro passati, seppur un’età vissuta in modo molto diverso dai due protagonisti.
Emilia è un personaggio memorabile: imperfetta, reietta, complicata, contraddittoria, racchiude tutta la forza e la determinazione di rimettersi in gioco.
Quel che mi ha maggiormente colpito è la capacità dell’Avallone di porre l’accento sulla problematica delle carceri minorili, dei pregiudizi e stereotipi che si appiccicano addosso ai giovani detenuti, alla possibilità di riscatto che possono rappresentare l’arte, la cultura, lo studio.

La scrittrice è abile nel portare il mistero di Emilia fino quasi alla conclusione del libro, creando aspettativa e partecipazione nel lettore. Tutti i personaggi sono ben approfonditi, e la trama si muove in modo perfetto tra i cambiamenti nelle personalità principali e gli accadimenti che seguono.

Ampio spazio viene dato al pregiudizio comune su quelli che sono definiti spesso con leggerezza “Mostri da prima pagina”, intensa la domanda su come sia possibile l’amore incondizionato da parte della famiglia in queste casistiche.

Lo stile è ricercato, il lessico prezioso, metafore e linguaggio metaforico costellano l’opera di piccoli grandi gioielli.

Un romanzo che lascia il segno e che, senza essere didascalico, apre il cuore e la mente.

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