Lo sguardo di Santa Lucia (U. Cinquini, PAV ed, 2025)
La storia
In un piccolo paese dell’alta Versilia si svolge la storia di Gastone Pacelli, senza grandi scossoni. Lui è un sopravvissuto come testimone a un caso di pedofilia che riguardava una sua conoscente. Il rimorso e il trauma di quell’episodio risuonano continuamente su di lui. Ha scelto una vita tranquilla e ordinaria, vive con una moglie, Maria, frequentante assidua della chiesa con un approccio bigotto alle convenzioni e alle convinzioni. Don Dino, prete del paese, predica l’amore universale mentre la vita di Gastone si svolge tra ciò che appare, uomo di famiglia e con un buon lavoro, e il rapporto mai abbastanza audace con l’amante Kamila.
La vita familiare della coppia è allietata dall’arrivo di Lucia la quale, crescendo, porterà avanti la rivoluzione e l’emancipazione dei sentimenti in grado di smuovere l’animo granitico di Gastone.
Note al margine
L’autore, Umberto Cinquini, prosegue nella sua dedizione alla scrittura e lo fa con grande impegno e capacità di mettersi in gioco. Questo ultimo romanzo, “Lo sguardo di Santa Lucia”, spicca per temi e per stile. La narrazione in prima persona permette al lettore di immergersi nella profondità dell’anima di Gastone e ancora di più nel cieco bigottismo che lo circonda. Uno stile a tratti confidenziale, sempre netto e efficace, capace di dare voce a questo personaggio così complesso e articolato e splendidamente imperfetto. Grazie alla voce di Gastone, ci arrivano tutti gli altri personaggi che sanno cogliere l’interesse del lettore non solo per la trama avvincente, ma anche per le loro caratteristiche così ben delineate in modo vivace e conturbante. Conturbanti sono anche i temi che attraverso Gastone e il suo contesto Umberto Cinquini porta fra le pagine. L’ambiente soffocante della religione e l’emancipazione dei sentimenti quando scomodi o in ogni caso fuori dagli stereotipi sono quelli principali e l’autore li affronta con grande delicatezza e efficacia. Ho apprezzato il cambio di tono per quanto riguarda l’episodio di pedofila narrato all’inizio: qui non c’è redenzione, la storia è raccontata in modo realistico e crudele come crudele è l’atto che rappresenta ma senza retorica o estetizzazione dei fatti.
Una storia assolutamente moderna sui temi caldi della nostra società raccontata in modo onesto e convincente.