La scogliera (RECENSIONE LIBRO)

La scogliera (Irene L. Visentin, ed. Bre, 2025)

Il libro

“La scogliera” di Irene Visentin ci presenta il mondo tra qualche anno, in preda a una seconda e terrificante pandemia. Protagonista è una coppia, Massimiliano e Claudia, che cercano di resistere alla nuova ondata di Covid, nella sfida che richiede resilienza e capacità di dare spazio comunque all’amore. Numerosi sono gli interrogativi che i personaggi si pongono, soprattutto in merito della posta in gioco, della finalità per cui continuare a lottare, e sul significato primordiale dell’esistenza. Irene ci fa spiare dal buco della serratura di questa coppia, permettendoci di seguirne non solo le vicissitudini ma anche i cambiamenti, con grande profondità di analisi psicologica.

Note al margine

L’autrice, padovana di origine ma castelnovese di adozione, Irene Visentin in questo romanzo distopico riesce a trasmettere al tempo stesso angoscia e speranza, grazie anche al sapiente dosaggio di elementi horror e weird che costellano la narrazione. L’opera è coinvolgente sia per il tema che emerge sia per il ritmo e la fluidità del racconto, articolato in colpi di scena e immersioni introspettive coerenti con la narrazione e con la trama. La scrittura è uno dei punti forti del romanzo così come l’originalità della trama.

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