DAL 21 AL 25 GIUGNO TEATRO JENCO DI VIAREGGIO


UNDICI SPETTACOLI PER GRANDI E PICCINI
Cinque giorni di teatro, undici spettacoli, bambini e ragazzi in scena: dal 21 al 25 giugno il Teatro Jenco di Viareggio ospita “Storie. Generazioni a contatto”, il festival di Teatro Rumore.
Da Anna Pepe e le sue “baddie” alla strage di Sant’Anna, passando per il manicomio di Maggiano: le “Storie” messe in scena da Teatro Rumore sono tante e per tutti i gusti. Il filo conduttore, come recita il sottotitolo, è l’incontro tra generazioni: non solo la trasmissione della memoria ma anche la condivisione delle passioni. E la ricerca, condivisa da anziani e giovani, di soluzioni a problemi personali e collettivi.
Il festival si apre sabato 21 giugno alle 18:00 con “Soli”, composto da Ilaria Lonigro e Davide Moretti e liberamente ispirato al Signore delle Mosche di William Golding, Premio Nobel per la Letteratura. Dopo un disastro aereo, dei bambini restano soli su un’isola deserta. Dopo i primi tentativi di dare vita a una società organizzata, le tensioni dentro il gruppo esplodono fino alle estreme conseguenze. Lo scrittore, insegnante in una scuola elementare, trasse ispirazione da un esperimento che fece in classe: lasciò gli alunni da soli a dibattere e, quando tornò, scoprì che ne era nata una rissa. “Soli” replica anche mercoledì 25 giugno alle 18:00.
Sabato 21, alle 21:15, è la volta di “Questo Strangolato Rumore”, di Davide Moretti, liberamente ispirato ai racconti dello psichiatra e scrittore viareggino Mario Tobino, che lavorò e visse nel più antico ospedale psichiatrico d’Italia, quello di Maggiano, alle porte di Lucca. Lo spettacolo è dunque un viaggio attraverso la follia umana, che ha per protagonisti i pazienti di un manicomio immaginario. Tra loro, personaggi realmente esistiti. Lo spettacolo, che è stato anche al Brighton Fringe Festival 2015, replicherà martedì 24 giugno sempre alle 21:15.
Domenica 22 giugno alle ore 16:00 vanno in scena i bambini più piccoli di Teatro Rumore (età media 7 anni). Il loro spettacolo, “La Vita Becera” di Ilaria Lonigro (durata circa 30 minuti), ha per protagonisti dei bimbi che sognano di diventare grandi. Tra problemi di ludopatia, tradimenti coniugali ed estenuanti riunioni di condominio, i piccoli scoprono che la vita da adulti non sempre è meravigliosa, a meno che non si faccia uno zoom su alcuni particolari dettagli.
Doppio appuntamento la domenica pomeriggio: alle 18:00, il sipario si apre su “The True Bettany Show”, composto da Davide Moretti e Ilaria Lonigro. Fin dalla nascita, Bettany è l’inconsapevole protagonista di un reality show seguito da milioni di telespettatori. Il mondo in cui si muove Bettany è fittizio. L’ideatore del programma decide di spostare lo show per una volta in teatro. Le cose non andranno come la sua mente visionaria aveva programmato. Una riflessione sull’esposizione mediatica e sul suo rovescio: il voyeurismo.
Domenica sera, alle 21:15, appuntamento con la storia: va in scena, a dieci anni dal suo debutto, “80+1 nella mano la memoria”, lo spettacolo di Davide Moretti liberamente ispirato ai racconti dei sopravvissuti dell’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944. Mentre nel paesino versiliese ci si stringe per fare spazio agli sfollati, nei boschi i partigiani continuano la loro lotta clandestina. Nel quartier generale delle Ss, intanto, il comandante della 16a divisione fomenta gli istinti più violenti dei suoi soldati. L’epilogo è tristemente noto a tutti. Sant’Anna è dichiarata zona bianca dai nazisti, i santannini festeggiano la notizia ballando di fronte alla chiesa, nello stesso punto in cui, la mattina seguente, molti di loro saranno spezzati dalle mitragliatrici. Consigliato dal superstite di Sant’Anna di Stazzema Enio Mancini e visto da oltre 7000 spettatori tra Italia e Germania, lo spettacolo, riproposto per la regia di Ilaria Lonigro a dieci anni dal debutto, replica mercoledì 25 giugno alla stessa ora.
Lunedì 23 giugno alle 18:00 va in scena Il Campus delle Vere Baddie, di Ilaria Lonigro. Un gruppo di ragazzini partecipa a un campus estivo deludente, gestito da una combriccola di anziani dediti a bocce e burraco. Uno dei piccoli scopre che la parrocchia è sommersa dai debiti e decide di risollevarla allestendo un concerto di Anna Pepe, alias Vera Baddie, la cantante idolo dei piccoli. I bambini danno il via all’Accademia delle Baddie, per insegnare ai nonni ad essere swag e killa e fare insieme un concerto trap da paura, sulle note del loro inedito “Prega e flexa”, e risollevare così la parrocchia. In replica martedì 24 giugno alla stessa ora.
Lunedì 23 giugno alle 21:15 lo Jenco si trasforma nel regno di Danimarca. Siamo ad Elsinore con “Amleto. Non abbattermi” di Davide Moretti, rivisitazione pop della celebre tragedia shakespeariana in cui il re e padre è morto, la madre si è risposata con lo zio, ma il principe Amleto ha solo tanta voglia di ballare. Visto e consigliato dal regista Alfonso Cuarón, quattro volte premio Oscar.
L’ingresso agli spettacoli è gratuito fino ai 13 anni di età. I biglietti (posto unico non numerato) sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Jenco a partire da un’ora prima dello spettacolo. Il costo è di 10 euro per tutti i titoli ad eccezione della Vita Becera (5 euro). Il festival “Storie” è realizzato con il patrocinio del Comune di Viareggio e di Uilt e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Per informazioni
www.teatrorumore.com