“Tango a Porto” è un romanzo intenso e coinvolgente, capace di fondere passione, ironia e introspezione. Ambientato in una città portuale che si muove tra sprazzi di luce e ombre, il libro racconta una storia che pulsa di sentimenti autentici, di relazioni affini al ritmo e all’eleganza di un ballo.
Un professore esperto di letteratura portoghese viene invitato per un convegno a Porto per un intervento sul romanzo di António Lobo Antunes, A morte de Carlos Gardel, un intervento complesso fin dal principio. In questa occasione conosce Sofia con cui inizia una relazione ispiratrice per il professore di un romanzo. Frustrato per l’incapacità di trasporre in letteratura una storia così profonda, sebbene in crisi, il protagonista ci porta a riflettere sul rapporto tra finzione e realtà con profondità poetica.
I punti di forza che ho riscontrato nel romanzo:
- Danise ricrea un’atmosfera carica di sensualità, nostalgia e malinconia. Il porto diventa un personaggio a sé, specchio dei sentimenti dei protagonisti, una scenografia avvolge la narrazione e la rende viva e palpabile.
- Lo stile di scrittura accompagna il lettore come una partitura letteraria: frasi brevi che accelerano il battito, pause liriche che tengono il fiato sospeso. Il tango – con le sue coreografie emotive – diventa metafora di un rapporto fatto di equilibri instabili, sbalzi improvvisi, passione e resa.
- L’autore esplora l’animo dei protagonisti senza cadere nel melodrammatico. Le loro emozioni – paura, speranza, nostalgia – sono vissute con verità e delicatezza. I dialoghi, a tratti silenziosi, svelano più di mille parole, e già solo un gesto è in grado di comunicare un’intera storia.
“Tango a Porto” è un romanzo che danza tra passato e presente, tra silenzi e note, in cerca di un equilibrio che appare fragile come un passo in stile milonga. Antonio Danise firma una storia che pulsa di autenticità, capace di restare dentro al lettore con delicatezza e intensità. Un invito a lasciarsi trasportare dal ritmo del cuore nei sentieri del rapporto realtà finzione in letteratura.
Consigliato a chi:
- Per chi ama il romanticismo realistico: senza cliché, ma con emozioni vere.
- Per chi apprezza ambientazioni evocative: il porto, lo spazio della memoria e della speranza.
- Per chi cerca una scrittura ritmica, capace di coinvolgere sensi e mente.
- Per chi crede che il coraggio di amare non sia questione di gesto, ma di vulnerabilità.