IL MONDO TOSCANO DI CONFCOMMERCIO A CONFRONTO COL GOVERNATORE ROSSI

enrico rossiFIRENZE. Importante incontro – confronto a Firenze, nella giornata di lunedì scorso, nella sede di Confcommercio Toscana, alla quale hanno preso parte il governatore della Regione Enrico Rossi, da una parte, e il Consiglio direttivo dell’associazione, dall’altra. Di quest’ultimo fanno parte (ed erano presenti) il presidente provinciale di Lucca Ademaro Cordoni (vicepresidente regionale), il vicepresidente vicario Antonio Fanucchi (presidente regionale della “50 & Più”), il presidente di Federalberghi Versilia Paolo Corchia (vicepresidente regionale del sindacato) e il direttore provinciale Rodolfo Pasquini. Tanti i temi affrontati, di particolare rilevanza non soltanto a livello regionale, ma anche con ricadute specifiche per il territorio provinciale lucchese.
In particolare, Corchia ha compiuto un lungo e particolareggiato intervento su turismo e strumenti idonei alla sua promozione, in sostituzione delle ormai scomparse Apt: tema, questo, su cui Confcommercio è impegnata da lungo tempo, convinta della necessità di un coordinamento che veda la sinergia fra enti, associazioni di categoria e privati. Altri argomenti toccati sono stati quelli del credito e delle infrastrutture: a tale proposito, la delegazione lucchese ha particolarmente apprezzato le parole del presidente Rossi, che ha indicato come “prioritaria” la realizzazione dei nuovi assi viari, per i quali l’associazione di Palazzo Sani, attraverso la voce della propria giunta provinciale, ha già espresso settimane addietro parere favorevole. Cordoni, rivolgendosi al governatore, ha poi parlato dei centri storici e della loro valorizzazione turistica e commerciale: “Parlare dei centri storici è un po’ parlare della Toscana – ha detto Cordoni -, rappresentano il nostro brand e devo dire che quelli più vicini a noi sono anche più vitali perché hanno unito l’arte alla gastronomia.
Il difficile è continuare a conservarli, perché il commercio ha perso un po’ di funzioni. La Regione sarebbe auspicabile che continuasse a finanziare le attività che servono a mantenere in vita i centri commerciali naturali. Auspichiamo che la regione sia sempre presente su questo:. uno degli aiuti potrebbe essere quello di cercare di frenare lo sviluppo della grande distribuzione, non perché bisogna fermare il mondo e lo sviluppo, ma perché convinti del fatto che, se vogliamo una Toscana appetibile e considerata in tutto il mondo, bisogna far sì che i suoi centri rimangano vitali”.

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