In carcere il medico che curava con la cannabis. L’appello al Premio Satira: “Liberatelo”

VERSILIA. È  in carcere dal luglio scorso in attesa del processo fissato il 26 settembre dopo l’arresto da parte dei carabinieri per produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il medico di Pietrasanta Fabrizio Cinquini, 50 anni, che da anni si batte per la diffusione e l’ampliamento dell’uso terapeutico della cannabis. In occasione della consegna dei premi di ‘Satira Politica’ a Forte dei Marmi è stato fatto un appello, come riporta oggi Il Tirreno, per la sua liberazione: “Cinquini libero” hanno chiesto i fratelli Emmanuel e Fabrizio Vegliona, che sono stati fra i premiati per la loro satira sul web.

Cinquini ha fatto uno sciopero della fame nel carcere di San Giorgio a Lucca, poi è stato trasferito all’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino e da qui di nuovo nel carcere di Lucca. I carabinieri due mesi fa trovarono nel giardino della sua abitazione 277 piante di canapa, ma in precedenza aveva avuto altre disavventure con la giustizia, perché il medico crede nella cura di certe malattie utilizzando la cannabis, non consentita dalla legge.

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