(foto Marco Pomella)

“Massima trasparenza ed equità per la scelta e il compenso del direttore di Ersu”

PIETRASANTA. “Ci stupisce leggere che il presidente Ersu Alberto Ramacciotti entri a piedi uniti sulla questione del compenso del direttore generale: visto il momento che stiamo attraversando, forse sarebbe stato più opportuno entrare in punta di piedi.” Lo scrive il Pd di Pietrasanta in una nota.

“Sicuramente non abbiamo le competenze e la preparazione del Presidente, che per sua stessa ammissione dice che Ersu va meglio da quando le Amministrazioni comunali pagano regolarmente (leggi: Pietrasanta ha cominciato a pagare da quando è sindaco Lombardi).

“Saremo forse anche ingenui, però ci piace chiamare le cose col proprio nome e 220.000 euro l’anno ci sembra un compenso molto alto, sopratutto se si guardano le aziende più vicine a noi: SEA, Gaia, Geofor, Acque. Noi crediamo che, ancor più in momenti come questo di grande difficoltà ed incertezze sopratutto per chi ha meno, l’azione politica e amministrativa debba essere condotta con grande attenzione all’equità e al rispetto, nei confronti dei lavoratori e delle famiglie.

“Giovannetti, che era amministratore a Pietrasanta quando è stata deciso lo stipendio del direttore e che per cinque anni si è “scordato” di chiederne la riduzione, così come si è scordato di parlare dei tre milioni di euro di perdita della società nel periodo del centrodestra, plaude al fatto che il nuovo direttore sarà scelto attraverso una selezione e non a chiamata diretta come fece lui stesso, salvo poi premere per la riconferma di Bresciani Gatti. Le selezioni servono per individuare il miglior candidato, non per confermare chi si vuole: Ersu è un patrimonio della nostra comunità, indipendentemente da chi pro tempore la gestisce. Ed è questo valore che ci interessa tutelare.

“La politica fa male a rendere conto alla piazza, come ci ha detto Ramacciotti. Per noi è invece sbagliato anche solo dare l’impressione che ci sia la volontà di “gestire” queste scelte internamente, senza troppo rumore. Ersu eroga servizi alla comunità e vive delle tasse che noi tutti paghiamo: portare questa vicenda all’attenzione dell’opinione pubblica non è demagogia, ma rispetto per i cittadini. Questo dovrebbe essere il dovere di chi, politico, amministra società pubbliche.

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