Scuole, Marchetti: “Edifici malsicuri, lezioni nei container e insegnanti che mancano”

«Edifici malsicuri, lezioni nei container e insegnanti che mancano: così la sinistra mette i nostri ragazzi in condizione di studiare male, con un nuovo anno scolastico che in Toscana si apre tra mille ostacoli logistici e strutturali. E la Regione che fa? Sta a guardare con un immobilismo a nostro avviso irricevibile, soprattutto da parte di una sinistra che storicamente predica attenzione ai ragazzi e all’universo giovanile»: a rilanciare su quanto la prima campanella si prepari a squillare sotto nuvoloni neri è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.

Sulla situazione dell’edilizia il quadro è recente: «La graduatoria per accedere ai mutui della Banca europea degli investimenti, Bei, è stata preparata da poco – ricorda Marchetti – e fornisce un ritratto della situazione preoccupante. 514 le domande di ammissione al bando, per un fabbisogno economico di 1.029.069.628,50 euro per riportare in sicurezza gli edifici dove i nostri bambini e i nostri ragazzi studiano ogni giorno. E’ il loro lavoro. E noi in quegli edifici li abbiamo mandati tranquillamente fino a due mesi fa, salvo poi scoprire che alcuni erano sismicamente vulnerabili tanto da dichiararne l’inagibilità».

«A questo scenario – prosegue il Capogruppo di Forza Italia – si aggiunge la mancanza di insegnanti, con una media regionale del 10 per cento di cattedre scoperte che si alza a dismisura quando parliamo degli insegnanti di sostegno, ovvero coloro che si occupano dei più fragili dei nostri bambini e ragazzi».

Il capitolo responsabilità secondo Forza Italia è chiaro: «Dal governo alle amministrazioni locali passando per la Regione – incalza Marchetti – la sinistra è riuscita a suon di incuria a terremotare le scuole anche in Toscana. In tutto questo la Regione Toscana sta a guardare e, a parte la gestione della graduatoria di accesso ai mutui Bei che lascerà escluse e abbandonate all’insicurezza la maggioranza delle scuole, di suo non pare intenzionata a mettere a disposizione nemmeno un soldo. Dove possibile, i genitori si rimboccano le maniche e vanno chi a imbiancare, chi a pulire, chi a montare mensole… Civicità, mobilitazione, aggregazione e volontariato sono da sempre in Toscana un valore sociale caratterizzante; le istituzioni, però, non possono abdicare al dovere di occuparsi dei cittadini di domani».

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