Per le disposizioni anti-Coronavirus il prossimo 29 giugno a Viareggio (Lucca), diversamente dagli anni scorsi, non si terrà nessun corteo nelle strade cittadine per ricordare le vittime della strage ferroviaria del 2009. Lo hanno annunciato i rappresentanti dell’Associazione Il Mondo che vorrei, la onlus che riunisce familiari delle 32 vittime.
Saranno comunque realizzate altre iniziative per il ricordo.
“Ci sarà la messa celebrata dal vescovo di Lucca Paolo Giulietti al cimitero della Misericordia – spiega Marco Piagentini -, mentre per la prima volta in 11 anni non ci sarà il corteo per le vie cittadine. Inoltre abbiamo chiesto alla cittadinanza di esporre alle finestre qualcosa in ricordo” mentre “ai vari Comuni è stato chiesto di illuminare degli edifici. Lo farà a Lucca il Teatro del Giglio per tre sere, poi il Pontile di Lido di Camaiore sarà illuminato. Alle 23,48 ci saranno i rintocchi della campana alla Casina dei Ricordi in via Ponchielli dove ci ritroveremo e abbiamo chiesto se anche le chiese di Viareggio faranno i 32 rintocchi”. E, come ogni anno, “i treni in transito alla stazione azioneranno le loro sirene”.
La giornata, anche se priva di parte del programma consueto, ” sarà una ulteriore occasione per ribadire tre concetti a noi cari: verità, giustizia, sicurezza”. Daniela Rombi, che perse la figlia, critica la mancata possibilità di fare il corteo e di non poter proiettare in piazza un filmato della strage realizzato da Davide Moretti, scomparso di recente.
“L’amministrazione comunale prima sembrava disponibile a dare l’autorizzazione dando anche delle alternative Teatro Puccini e Cittadella del Carnevale – ha detto -, poi invece non si è potuta materializzare la cosa per motivi di sicurezza, con un pò di buona volontà credo che una soluzione si sarebbe potuta trovare. Peccato per noi familiari ogni 29 è un giorno particolare. La mia famiglia percorrerà comunque le strade cittadine come abbiamo sempre fatto ogni anno”.

(Visitato 735 volte, 1 visite oggi)

Partiti i lavori al quartiere Lenci

Fiamme al “Fiaschetto”, ristorante in cenere