Leggiamo con stupore e sdegno – ma purtroppo anche con un filo di rassegnazione – le parole del Sindaco di Viareggio sul dormitorio cittadino.
Così in un comunicato congiunto il Pd di Viareggio e il Pd di Camaiore intervengono sulle esternazioni del Sindaco Del Ghingaro che puntava il dito sui comuni limitrofi, in particolare Camaiore per non voler accogliere chi ha bisogno di un letto per dormire che non possono più essere ospitati nella struttura di Viareggio.
Era intervenuta anche la presidente della Croce Verde Carla Vivoli giorni fa, dichiarando che il Sindaco non si era mai adoperato e non aveva mai risposto o ricevuto le associazioni che si proponevano di dare una risposta a questo tema sollevato dalle stesse per anni:
“Cado dalle nuvole – dichiara Vivoli – sentendo il signor sindaco sollevare ora il problema del dormitorio quando non ha mai risposto nemmeno alle lettere delle associazioni. Il tempo per dare soluzine c’era. Non Cerchi Del Ghingaro di addossare responsabilità ad altri comuni“
Rassegnazione – continua il Partito democratico nel comunicato congiunto – perché sembra evidente che, quando il primo cittadino interviene su un tema così delicato, non lo faccia per risolvere i problemi ma per alimentare polemiche, scaricando responsabilità e puntando il dito contro chi fa più comodo.
Dimentica però che qui non si parla di carte o di regolamenti, ma di persone che rischiano di dormire in strada per colpa delle scaramucce di un singolo.
Il problema del dormitorio è noto da anni. Caritas, Misericordia, Croce Verde, insieme ad altri Comuni della Versilia, hanno avanzato proposte e chiesto incontri per evitare la chiusura dello stabile: niente.
Il Sindaco non ha mai ricevuto le associazioni, non ha mai teso una mano per risolvere, né le orecchie per ascoltare. Eppure le associazioni hanno continuato a lavorare – è la loro missione – formulando anche soluzioni temporanee (via Matteotti, la “Torretta” della Protezione Civile, stabile del Sortis). Persino l’Assessora al Sociale aveva provato a venire incontro, ma la risposta del Sindaco era sempre la stessa: no.
Oggi, dopo anni di dinieghi, quando la realtà bussa alle porte di Palazzo Comunale e Del Ghingaro addossa le colpe agli altri Comuni.
Ultimo caso: la richiesta al Comune di Camaiore di usare Casa Baldocchi. Ma Casa Baldocchi, per norme e tempistiche, non può accogliere il dormitorio e, soprattutto, non è di proprietà del Comune di Camaiore. Pretendere scorciatoie su procedure che hanno già un percorso definito significa ignorare il problema e le istituzioni altrui.
Conclude impietosamente il Partito Democratico: “Il risultato è che Viareggio, centro della Versilia, paga oggi l’isolamento creato dalla spocchia di un uomo che vuole comandare da solo. E quando si resta soli, si finisce a scivolare verso destra: una destra che ignora il sociale e i più deboli, come sta avvenendo anche a livello nazionale”.
Invece di investire su strutture aggiuntive – come fatto da altri Comuni – Viareggio ha lasciato marcire ex circoscrizioni, spazi pubblici, opportunità per dare un tetto ai più fragili. Oggi il Sindaco, simulando la politica della fiamma tricolore, non manda i poveri in Albania ma cerca di mandarli a Camaiore.
Amministrare una città è altro. E la misura, per cittadini e associazioni, è ormai colma.