La pièce teatrale si svolgerà al campo di atletica “Falcone e Borsellino” a Marina di Pietrasanta sabato 11 ottobre alle ore 18,00
STAZZEMA. Luca Barsottelli, con “Pugni”, racconta la storia di una delle fotografie più famose di tutti tempi: quella delle Olimpiadi di Città del Messico del 1968. Lo spettacolo si svolgerà, sabato 11 ottobre alle ore 18,00, al campo di atletica “Falcone e Borsellino” di Marina di Pietrasanta. L’evento è organizzato dal Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, patrocinato dal Comune di Stazzema, e in collaborazione con l’Atletica Pietrasanta Versilia. Luca Barsottelli è uno dei fondatori della “Bottega del Teatro”.

I Giochi della XIX Olimpiade noti anche come Città del Messico ’68 o Messico ’68 vennero svolti dal 12 al 27 ottobre 1968. I giochi furono aperti da Gustavo Diaz Ordaz. Il 2 ottobre 1968, dieci giorni prima dell’apertura dei Giochi, nella Piazza delle tre culture a Città del Messico, un gruppo di studenti manifestò pacificamente per protestare contro la grossa spesa sostenuta dal presidente Gustavo Díaz Ordaz per costruire gli impianti per gli imminenti Giochi Olimpici. I soldati, non si sa se per ordine diretto del presidente, iniziarono a sparare ad altezza d’uomo. Fu una strage: non venne mai reso noto il numero dei morti. Alcuni giornalisti erano già presenti sul posto, tra cui l’italiana Oriana Fallaci rimasta ferita e creduta morta, per cui notizie e immagini del massacro non tardarono a fare il giro del mondo e contribuirono all’idea di dover disputare questa edizione dei Giochi in un’altra sede, diversa da Città del Messico. Il presidente del Cio, l’americano conservatore Avery Brundage, si adoperò perché il programma olimpico seguisse il suo corso regolare, come se il fatto non fosse accaduto. Durante la cerimonia di apertura, gli studenti fecero volare un uccello e un aquilone a forma di colomba nera, sopra il palco presidenziale, come una protesta silenziosa per la repressione. Il 1968, l’anno dei giochi, fu un anno di grandi contestazioni: ci furono la primavera di Praga, gli assassinii di Martin Luther King e Robert Kennedy, il Vietnam, le impiccagioni di neri in Rhodesia e in Sudafrica, il maggio francese e la dilagante rivolta giovanile. Uno degli eventi per il quale questa Olimpiade è oggi principalmente ricordata è la premiazione dei 200 metri piani, durante la quale il vincitore a tempo di record del mondo Tommie Smith e il suo connazionale John Carlos, terzo classificato, alzarono il pugno chiuso guantato in nero in segno di protesta contro il razzismo e in risalto delle lotte del potere nero. Essi ascoltarono l’inno nazionale americano con il capo chinato, tenendo gli occhi fissi sulle loro medaglie come in segno di protesta.